Il rinvio della gara contro il Marsiglia ha complicato i piani del PSG e dei suoi tifosi, tutti concentrati sulla cerimonia del Pallone d’Oro

Tuttavia il favorito principale, Ousmane Dembélé, dovrebbe essere presente al Théâtre du Châtelet
di Redazione Undici 22 Settembre 2025 alle 13:48

Da tutti i punti di vista la si guardi, sembra davvero una beffa. Una di quelle circostanze in cui non sai bene neanche con chi prendertela: il caso, il meteo, la sfortuna. Forse le forze di sicurezza di Marsiglia, ma neanche troppo, perché alla fine, la decisione di rinviare le Classique, la partita tra Olympique e Paris Saint-Germain è stata quella giusto. Troppo instabili le condizioni atmosferiche per garantire il corretto afflusso del pubblico in uno stadio logisticamente complicato da gestire come il Vélodrome.

Sulla zona intorno alla città sono caduti oltre 100 millimetri d’acqua in tre ore, all’aeroporto di Marignane una decina di voli sono stati sospesi tra le 17:30 e le 19:30, soprattutto per mancanza di visibilità. Nel pomeriggio di ieri Météo-France ha registrato fino a 127 mm di pioggia ad Avignone, di cui 108 mm in tre ore, 92 mm ad Aix-en-Provence, la maggior parte dei quali caduti in meno di un’ora e già 94 mm in un’ora a Tolone. Nonostante fosse un maltempo annunciato, il comunicato della Ligue 1, arrivato intorno alle 15:15, ha un po’ spiazzato tutti. Partita rinviata, da domenica 21 settembre alle 21:00 a lunedì 22 alle 20:00. Nulla di strano, se non fosse che in contemporanea, a Parigi, si svolgerà la consegna del Pallone d’Oro e premi collaterali, in cui sarebbero coinvolti almeno sei calciatori del PSG.

Strano paradosso di un premio istituito da una rivista parigina, France Football, che per la prima volta nella sua storia coinvolge un numero così elevato di giocatori che vestono la maglia di un club parigino. Come riportato da L’Équipe, la delegazione del PSG è tornata nella capitale quasi subito per motivi di sicurezza e senza nemmeno il tempo di allenarsi. Nel frattempo i telefoni tra il club e gli organizzatori della cerimonia del Pallone d’Oro non smettevano di squillare: l’assegnazione dei posti per la cerimonia è diventata un vero rompicapo. La partita contro l’OM, in programma lunedì sera, priverà i telespettatori della presenza di sei giocatori nominati per i premi individuali: Chevalier (per il trofeo Yachine di miglior portiere), Hakimi, Vitinha, Nuno Mendes, Fabián Ruiz, Kvaratskhelia (per main award del Pallone d’Oro), oltre a Luis Enrique, candidato al premio di miglior allenatore dell’anno. Il manager del PSG, però, aveva già fatto sapere la scorsa settimana che, fedele alle sue reticenze verso i premi individuali, non sarebbe andato.

Una cosa è certa: la piccola serata prevista al Parco dei Principi, prima della partenza verso il Théâtre du Châtelet – dove giocatori e accompagnatori si sarebbero dovuti ritrovare prima di andare insieme alla cerimonia – è stata annullata. Domenica sera il PSG non sapeva ancora con precisione il numero degli invitati, ma dovrebbero essere circa una quarantina (escludendo lo staff della sicurezza), venti in meno rispetto a quanto era stato previsto prima del rinvio. Il presidente del PSG, Nasser al-Khelaïfi, si trovava negli Stati Uniti nelle ultime ore ed è atteso alla cerimonia. Tuttavia, la sua presenza non era ancora confermata domenica sera. Ci saranno però gli infortunati Désiré Doué, fermato da un problema al polpaccio e João Neves che deve risolvere un fastidio alla coscia.

L’attenzione principale è rivolta al favorito della serata, Ousmane Dembélé. Per l’attaccante francese, il rinvio della trasferta a Marsiglia non cambia nulla. Il giocatore del PSG sarà al Théâtre du Châtelet poco dopo le 20:30. Non ci si può permettere, infatti, di non premiare un possibile primo classificato. La conferma della sua presenza nelle ultime ore ha fatto in modo che cominciassero delle speculazioni in merito al fatto che il riconoscimento fosse già stato assegnato a lui, ma sono rimaste solo voci. «Sa che le votazioni sono chiuse da settimane, quindi non può più influenzare il risultato. È tranquillo» hanno spiegato a Le Parisien membri del suo entourage. Ma Ousmane, dicono, conosce bene il valore del Pallone d’Oro ed è normale che provi un po’ di apprensione a poche ore dal verdetto.

Per vivere questo momento, Dembélé voleva essere circondato dai famigliari e amici. Sono state inviate circa trenta richieste di biglietti. Anche se il rinvio della partita libera delle poltronicine, non tutti i suoi amici riusciranno a trovare posto nella platea. Tra i presenti ci saranno amici come Moustapha Diatta, il suo vicino di casa a Évreux, il suo agente Moussa Sissoko, dirigenti o allenatori importanti nel suo percorso, oltre ai parenti.  Dembélé incrocerà nelle prime file Lamine Yamal e Raphinha, ben accompagnati, e persino l’attaccante del Real Madrid Caroline Weir, candidata al Pallone d’Oro femminile, segno del disgelo nei rapporti col Real Madrid dopo le polemiche intorno all’assegnazione del premio a Rodri lo scorso anno. E poi ci sarà Gianluigi Donnarumma, nominato per il premio di reparto e per quello generale.

Alcuni giocatori del PSG, al rientro da Marsiglia lunedì sera, potrebbero non tornare a casa direttamente. Se Dembélé – o un outsider come Hakimi o Vitinha – dovesse vincere, sarà organizzata una festa . Alcuni locali parigini avevano già ricevuto prenotazioni per la serata di lunedì. Come a dire, “non si sa mai”. Il PSG potrebbe addirittura organizzare una giornata ufficiale, nei prossimi giorni, per celebrare l’eventuale Pallone d’Oro. Sarebbe un unicum nella storia del club, un’occasione da non farsi sfuggire.

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