Un astronave che viene dal futuro. Devono aver pensato a qualcosa di simile i tifosi al primo impatto con il nuovo Bernabeu, finito di ristrutturare nella primavera del 2024. Un lavoro di restyling di cui non si conoscono le cifre precise, ma comunque stimato tra gli 800 milioni e il miliardo di euro. Progettato nel 2019 e rimordernato durante l’era Covid, il nuovo Bernabeu 2.0 dispone di un tetto retrattile che permette di chiudere lo stadio in caso di forte maltempo e di un campo sotterraneo, con un manto erboso che può essere risposto in una struttura climatizzata, liberando lo stadio per ospitare altri eventi. Ora, a sei anni dalla presentazione del piano, l’impianto madrileno si trasformerà ancora.
Cambia il nome. Non più “Santiago Bernabeu” ma solo “Bernabeu”, in un’operazione di rebranding che punta a incrementare i già enormi ricavi del Madrid, da oltre un miliardo di euro l’anno. L’obiettivo non è soltanto aumentare le entrate nei giorni di gara, ma anche creare una struttura capace di generare profitti 365 giorni l’anno. Il Real sta cercando poi di massimizzare il potenziale commerciale del suo stadio, seguendo un piano recentemente presentato al presidente Florentino Pérez. Il direttore generale José Ángel Sánchez ha guidato gli incontri con il team incaricato del progetto, tra cui l’amministratore delegato Alex Wicks e il direttore marketing Nacho Pérez, nipote del numero uno blanco.
Come parte dell’iniziativa, è stato lanciato un nuovo logo e un nuovo marchio legato allo stadio, che ora viene indicato semplicemente come “Bernabeu”. Ciò fa seguito alla creazione nel 2021 della società Real Madrid Estadio SL, nata per gestire le attività commerciali legate alla struttura. Il nome ufficiale dello stadio resta comunque nelle mani dei soci, solo loro possono modificarlo formalmente. Separare la gestione commerciale dello stadio dalle partite di calcio mira a trasformare il Bernabeu in una destinazione di prestigio per tutti, non solo per i tifosi che accorrono ogni due settimane a vedere Mbappé e compagni.
Il desiderio di Pérez di rimodellare l’impianto risale al 2004, quando aveva promesso di investire 30 milioni di euro per un tetto che proteggesse dalla pioggia. Col tempo, si sono aggiunti nuovi spazi commerciali, aree VIP, hospitality e un rivestimento moderno per la facciata. Il progetto ha richiesto oltre vent’anni per concretizzarsi, tra difficoltà di pianificazione e problemi finanziari. Nel 2022, il fondo statunitense Sixth Street ha investito 360 milioni di euro nel progetto, ottenendo un partenariato ventennale che include tutti i ricavi generati dallo stadio, eccetto quelli degli abbonamenti. La società Legends, specializzata nella gestione di impianti sportivi (una controllata di Sixth Street), si occupa anche delle attività commerciali come retail, ristorazione e bar.
Come ricordato da The Athletic, tra le novità ci sono il rinnovato ristorante Puerta 57, il nuovo Arzabal Bernabeu (catena madrilena), il sushi bar Ko by 99, la Plaza Mahou, una “fabbrica” di birra che produce 30.000 litri l’anno e un lussuoso Starbucks con servizio al tavolo e vista sulla porta sud dello stadio. Il Bernabeu offre inoltre otto spazi per eventi privati o aziendali, capaci di contenere fino a 5.000 persone. Grazie a queste innovazioni, il Real ha annunciato ricavi record di 1,185 miliardi di euro nel 2024-25, la cifra più alta mai registrata da un club calcistico. I guadagni da stadio sono più che raddoppiati negli ultimi tre anni e sono destinati a crescere ancora.
Anche perché poi c’è il museo, una delle principali attrazioni turistiche della città. Il nuovo Bernabeu Tour richiama circa 1,6 milioni di visitatori l’anno, mentre circa 2,5 milioni di persone entrano annualmente in negozi e ristoranti dell’impianto. È previsto anche un percorso panoramico sopra lo stadio, con apertura tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2026. Il tentativo di trasformare il Bernabeu in una delle principali arene da concerto di Madrid ha incontrato alcune resistenze. Dopo undici spettacoli nell’estate 2024, con artisti come Taylor Swift e Karol G, i residenti della zona hanno denunciato rumori e disagi. Il comune ha multato gli organizzatori per violazione dei limiti acustici e un’inchiesta giudiziaria ha coinvolto i dirigenti del club. Da settembre 2024, tutti i concerti sono stati sospesi. Il Real ha investito altri 10 milioni di euro in sistemi di insonorizzazione e spera di riprendere l’attività musicale dal 2026.
Sono poi in corso i lavori per triplicare la capacità della stazione metro del Bernabeu (12.400 m²), che sarà collegata direttamente all’aeroporto di Barajas e probabilmente ribattezzata “Bernabeu”, senza “Santiago”. Alcuni esperti di edilizia sportiva ritengono che la nuova organizzazione del business dello stadio faccia parte di una strategia più ampia di Pérez, che negli ultimi anni ha accennato a possibili cambiamenti nella proprietà del club. Storicamente il Real è sempre appartenuto ai suoi 100.000 soci, ma non è escluso che in futuro si aprano agli investitori esterni. Quel che è certo è che il nuovo Bernabeu è già oggi una macchina di business polifunzionale, nelle mani della squadra di calcio più ricca e famosa del mondo.