Dopo i primi fruttosi colloqui tra i vertici NBA e quelli della FIBA, ovvero la Confederazione mondiale del basket, questa settimana ci sono stati ulteriori passi in avanti per la nascita della NBA Europe. E così, inevitabilmente, è entrato in gioco anche il management dell’Eurolega. Fondata nel 2000 come vera e propria Super Lega del basket europeo, e come ente/progetto indipendente dalla FIBA, l’Eurolega è diventata in breve tempo la competizione di pallacanestro più importante del Vecchio Continente. E quindi la sua collaborazione al progetto NBA Europe potrebbe essere decisiva. Nonostante questo, il meeting in Svizzera si è concluso senza ulteriori dettagli sullo stato avanzamento lavori del progetto, e di particolare interesse è stato solo l’intervento dei vertici dell’Eurolega, che hanno confermato il proprio interesse verso una collaborazione che dia benefici e vantaggi a tutte le parti in causa. In un comunicato ufficiale, i dirigenti hanno ringraziato la FIBA e l’ NBA per l’impegno nel creare un dialogo costruttivo tra le parti, e hanno sottolineato come la partecipazione dell’Eurolega al progetto sia legata a quattro grandi presupposti assolutamente non negoziabili.
Innanzitutto la condivisione dei benefici e dei ricavi derivanti dalla nascita e dallo sviluppo del progetto. Secondo l’Eurolega, ogni proposta dovrà portare valore aggiuntivo ai proprietari dei club e al basket europeo, senza che vengano marginalizzate le organizzazioni e le società che hanno costruito la struttura dell’élite del basket di oggi. Altro aspetto fondamentale sarà l’integrità culturale, ovvero che l’avvento di una nuova lega internazionale non canceli le tradizioni e l’identità del basket europeo, che al contrario dovrebbero essere valorizzate e protette insieme ai tifosi. Ogni iniziativa dovrà puntare a migliorare gli standard di campo e di pubblico del basket europeo, nell’ottica di rendere la competizione ancora più avvincente e di qualità, e avvicinarsi così all’NBA originale. L’autorità decisionale dovrà rimanere di matrice europea. Questo presuppone che l’NBA. intesa come entità amministrativa, faccia parte del progetto ma che non ne assuma la guida.
Una serie di condizioni che sembrano trovare riscontro nei soggetti interessati, visto che da mesi ormai i discorsi tra le parti procedono con l’obiettivo di dare il via alla nuova competizione tra il 2027 e il 2028. Poche settimane fa infatti, Adam Silver, commissioner della lega americana, ha infatti annunciato che sembra essere arrivato il momento perfetto per dar vita alla NBA Europe. La deadline è fissata per l’estate 2028, quando a Los Angeles si terranno le Olimpiadi, evento che idealmente dovrà far da ponte tra i due universi, quello americano e quello europeo. George Aivazoglou, NBA Europe and Middle East Managing Director, ha dichiarato che «continuiamo a portare avanti un dialogo costruttivo con l’EuroLeague su un nuovo modello per il basket europeo, che possa accelerare la crescita di questo sport, celebrare le sue ricche tradizioni in tante città e Paesi, e offrire un’esperienza sempre migliore ai tifosi di tutto il continente. Restiamo aperti a collaborare con l’EuroLeague su questo progetto, a condizione di poter condividere una visione comune sul grande potenziale che il basket ha in Europa».