Certe crisi richiedono una straordinaria catarsi per poterle superare. Vincere ad Anfield 2-1, domando il Liverpool campione in carica, magari non basterà a riscattare mesi e mesi di vacche magre, ma di sicuro è quel tipo di impresa che potrebbe cambiare il corso della stagione. Vale per il Manchester United, vale per Matthijs de Ligt. Che già prima dell’exploit di giornata in Premier League aveva dato la sensazione di riuscirsi a esprimere di nuovo su eccellenti livelli. Annullare Isak e Salah è il certificato definitivo della sua risalita sportiva. E forse anche di quella dei suoi compagni, anche se dalle parti di Old Trafford si sta imparando fin troppo bene a non farsi prendere da prematuri entusiasmi.
La prestazione del centrale olandese è però di quelle che lasciano il segno. Puntuale su ogni intervento, decisivo a sgomberare l’area di rigore durante il massimo sforzo dei Reds, attento a non perdere lucidità nei momenti decisivi – mica si può espugnare Anfield senza soffrire, naturalmente. Un dato su tutti, suggellato dal match più recente: nessun centrale ha vinto più duelli difensivi di Matthijs de Ligt durante questa stagione in Premier Leaague. 37 in tutto. Segnale di un giocatore che a 26 anni sta tornando a essere non soltanto fisicamente dominante, ma soprattutto mentalmente pronto ad affrontare ogni tre giorni l’élite del pallone.
Era da troppo tempo che si aspettava un de Ligt così, e senz’altro oggi non è ancora troppo tardi. Tra Juve e Bayern il classe ’99 aveva in parte disatteso le altissime aspettative che si erano create sul suo conto dopo la bruciante ascesa tra le file dell’Ajax. Ma si era comunque confermato un signor difensore, di indubbia caratura europea. Il trasferimento allo United nel 2024 – come molti altri alla corte dei Red Devils, ultimamente – era arrivato però a mettere in dubbio il suo valore assoluto, in seguito a una lunga trafila di prestazioni sottotono che hanno in qualche modo rispecchiato, dal particolare al generale, la caduta senza fine della squadra di Amorim.
Eppure, nelle ultime settimane, qualcosa si è mosso. E a proposito del discusso allenatore portoghese, da tempo nel mirino dei tifosi: “Con lui ho un ottimo rapporto proprio per il suo modo di comunicare le cose”, ha raccontato de Ligt in un’intervista al Telegraph. “Lui è molto diretto con me e io lo sono altrettanto con lui. Si tratta di avere franchezza, e anche nella sincerità puoi dire delle cose che delle volte non sono così positive, eppure le accetti in quanto tali. Non ci sono modi migliori: chiarezza e comunicazione sono gli aspetti più importanti in una squadra di calcio”. E Amorim ha dimostrato di averne, facendosi apprezzare dai suoi ragazzi anche in questo periodo avaro di risultati. Può un colpaccio a Anfield risollevare davvero le sorti di un intero ciclo tecnico? Stando alle prestazioni de Ligt, d’ora in poi lo United punta soltanto a risalire. E lui insieme al suo club.