L’arrivo di Son Heung-min al Los Angeles FC ha avuto un impatto enorme, sia sul suo club che sulla MLS in generale. In realtà la cosa è andata anche oltre il calcio: nella metropoli californiana c’è una delle comunità coreane più grandi del mondo, e quindi l’arrivo di quello che deve essere considerato come il miglior calciatore sudcoreano di sempre, beh, ha generato un vero e proprio terremoto. Un terremoto emotivo, ma anche economico. Son poi ha iniziato benissimo la sua avventura americana, al momento ha messo insieme nove gol e due assist in dieci partite, quindi tutti i punti si sono uniti alla perfezione. In attesa di capire come finirà la stagione, alla fine della regular season il LAFC si è qualificato ai playoff che assegnano la MLS Cup con il terzo miglior record della Western Conference, si comincia già a parlare di quello che succederà dopo. E, in particolare, di un possibile ritorno in Europa per gennaio-febbraio, ovvero il periodo in cui la lega nordamericana si fermerà per la sua pausa di fine stagione.
Secondo quanto riportano diversi giornali coreani, americani e anche inglesi, le possibilità che Son faccia ritorno in Europa sono significative. Anche perché, sempre stando alle notizie circolate negli ultimi giorni, pare che nel suo contratto ci sia una “Beckham-clause”, che ovviamente prende il nome da quella inserita nell’accordo firmato a suo tempo dall’ex capitano della Nazionale inglese (lui però giocava nei Los Angeles Galaxy). In pratica, questa clausola prevede la possibilità di passare facilmente in una squadra europea durante la pausa della MLS. Il trasferimento avverrebbe in prestito, ovviamente, in modo che Son possa prepararsi anche al Mondiale 2026 senza interrompere di punto in bianco la sua stagione.
Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, Son potrebbe ripercorrere la strada tracciata da Beckham 15 anni fa: lasciare gli Stati Uniti per poi farvi rientro nel marzo successivo, in tempo per la ripartenza della MLS. E non solo: alcune voci darebbero il giocatore vicino al Milan, ovvero lo stesso club che prese Beckham in prestito nelle stagioni 2008/09 e 2009/10. In realtà, oltre a questo interessamento da parte dei rossoneri, si era parlato anche di un possibile ritorno al Tottenham, sempre con la stessa formula. Dovesse andare in questo modo, vale a dire se alla fine Son decidesse davvero di riabbracciare gli Spurs, la storia dell’attaccante coreano ricorderebbe molto di più quella vissuta da Thierry Henry. Che, tra gennaio e febbraio 2012, si concesse un romantico ritorno all’Arsenal mentre era sotto contratto con i New York Red Bulls.
