Bruno Fernandes ha detto che dall’Arabia Saudita gli è arrivata un’offerta da 50 milioni a stagione, ma è riuscito a rifiutare

Il capitano del Manchester United ha scelto di restare a Old Trafford. Per provare a vincere qualcosa di importante con i Red Devils, e perché i soldi non gli interessano più di tanto.
di Redazione Undici 25 Ottobre 2025 alle 02:53

In diverse occasioni, nel corso delle ultime sessioni di calciomercato, si è parlato di un possibile trasferimento di Bruno Fernandes – capitano e uomo-simbolo del Manchester United, ex giocatore di Sporting Lisbona, Udinese, Sampdoria e Novara – in Arabia Saudita. Oggi quelle indiscrezioni hanno trovato una conferma ufficiale: lo stesso Bruno Fernandes, in un’intervista riportata da tutti i media inglesi più prestigiosi, ha raccontato come sono andate le trattative triangolari tra lui, il Man United e l’Al-Hilal, ovvero la squadra saudita che ha fatto davvero tutto il possibile per averlo. Fino a offrire uno stipendio di 40 milioni l’anno, ovviamente cifra netta, più altri dieci di bonus.

No, non avete letto né tantomeno capito male: Bruno Fernandes ha ricevuto un’offerta da 50 milioni di euro per la prima stagione, ma è riuscito a rifiutare. Ha preso in considerazione la proposta, ma poi ha detto no. Il rifiuto del fantasista portoghese è arrivato dopo dei colloqui con i dirigenti più importanti del Man United, dopo che Bruno ha ascoltato, valutato e compreso il senso di una domanda fattagli da sua moglie Ana: «La prima cosa che mi disse fu: ‘Hai raggiunto tutti i tuoi obiettivi nel club?’. Lei sapeva e sa benissimo che non ci sono ancora riuscito».

Ovviamente Bruno Fernandes si è confrontato anche con Cristiano Ronaldo, suo compagno in Nazionale e volto numero uno della Saudi Pro League: «Cristiano aveva la sua opinione su cosa avrei dovuto fare. Con tutta la sua esperienza, era importante per me sentire cosa ne pensava. Ma ovviamente la decisione spettava a me, e io ho detto no». E ha detto no anche ad altre offerte che sono arrivate a lui e a suoi agenti, da club europei e da altri club sauditi. Il motivo di questo rifiuto, stando a quanto raccontato dallo stesso giocatore, sta nel fatto che «facevo ancora parte del progetto dello United, sentivo che avrei potuto aiutare il club a raggiungere i suoi obiettivi. L’Al-Hilal avrebbe potuto offrire anche 100 o 115 milioni di euro per me, i dirigenti e mister Amorim mi hanno detto che non mi avrebbero fermato se avessi voluto accettare, erano tanti soldi. Al tempo stesso mi hanno detto che sarebbero stati felici se fossi rimasto, che avrebbero potenziato la squadra, quindi alla fine ho deciso di rimanere».

Bruno Fernandes ha detto molte altre frasi significative: «C’era una differenza enorme tra lo stipendio che mi offrivano e quello che percepisco al Manchester United. Ma non sono nella posizione di dover contare i miei soldi o di dover avere problemi in futuro se faccio le cose per bene. Io e la mia famiglia non siamo persone che spendono molto. Sia io che mia moglie proveniamo da famiglie non ricche, siamo molto consapevoli delle difficoltà della vita. A dire il vero, quando avrò finito la mia carriera, voglio solo una vita rilassata a casa mia, andando ogni tanto al bar con mio padre». E in effetti, se questo era e resta l’obiettivo di vita di Bruno Fernandes a fine carriera, non c’era alcun bisogno di andare in Arabia Saudita: il denaro che ha incassato nelle sue cinque stagioni al Manchester United sono più che sufficienti.

>

Leggi anche

Calcio
Gareth Bale ha detto di essere stato vittima delle fake news sul golf, perché «non è vero che a Madrid ci giocavo così tanto»
L'equivoco di un'esultanza maldestra, la rabbia della stampa spagnola che lo accusò di snobbare il madridismo per un hobby. Che a quanto pare, per il gallese non era nemmeno un granché.
di Redazione Undici
Calcio
Andrés Iniesta ha fondato una squadra di ciclismo, la NSN Cycling
Un rebranding scaturito da un capitolo controverso del ciclismo su strada, e che attraverso Don Andrés vuole rinascere ai massimi livelli.
di Redazione Undici
Calcio
Paul Pogba è tornato a essere un calciatore, ma nel frattempo ha investito in una squadra saudita di corse di cammelli
Dopo il recente ritorno, l'ex centrocampista della Juve e della Francia sta già costruendo il suo futuro lontano dal campo: vuole diventare l’ambasciatore che farà conoscere le corse tra cammelli al mondo intero.
di Redazione Undici
Calcio
Non dovremmo più sorprenderci se l’Atalanta batte il Chelsea, anche se sta vivendo un’annata intermittente
La dimensione dei nerazzurri ormai è questa: possono giocarsela con tutti, soprattutto in Europa, anche se i recenti passi falsi in Serie A ci stavano disabituando all'idea.
di Redazione Undici