Sarà una giornata storica. Sabato 22 novembre, alle 16:15, il Barcellona ospiterà l’Athletic per la partita del gran ritorno al Camp Nou dopo oltre due anni di assenza a causa dei lunghi – e clamorosamente problematici, come avevamo raccontato – lavori di ristrutturazione dell’impianto. Una data agognata da tutto il pubblico blaugrana, troppe volte rinviata. Ma questa volta ci siamo davvero. E l’appuntamento con la storia, soprattutto quella di un top club come il Barça, si paga. A carissimo prezzo: dai 199 euro a biglietto, fino ad arrivare a quota 589 per un posto in tribuna centrale – senza contare i pacchetti Vip, che schizzano intorno ai 1000. Una notizia che ha inevitabilmente gettato nello sconforto quei tanti tifosi catalani che avrebbero voluto esserci, e che invece – per questioni economiche e forse pure di buonsenso – dovranno seguire la propria squadra in tv.
Il nuovo Camp Nou, che deve ancora completare i restauri, per il momento sarà operativo soltanto in parte. Ha ottenuto la licenza di categoria 1B, che consente una capienza da 45.401 spettatori: un po’ meno dei 50.000 del Montjuïc. E di fatto la metà rispetto a quanti ne potrà ospitare la casa del Barcellona a pieno regime. A questo punto i vertici blaugrana avevano a disposizione due strade: dimezzare i ricavi, o raddoppiare i prezzi. Inutile dire cos’abbiano scelto, confidando nella crisi d’astinenza del popolo blaugrana. “Con il progressivo aumento della capienza”, ha spiegato il presidente Joan Laporta, “i prezzi dei biglietti diminuiranno. È importante ricordare che gli abbonamenti sono ancora i più economici in Europa – e per il match contro l’Athletic, gli abbonati potranno beneficiare di uno sconto del 20%, ndr. Visto il prestigio storico di questo incontro, sabato i prezzi saranno più alti del solito. Ma adegueremo il rapporto tra abbonati e pubblico in generale”.
L’obiettivo dichiarato è “tornare a giocare al Camp Nou anche la Champions League in questa stagione: vogliamo 60.000 spettatori entro la fine dell’anno”, insiste Laporta. “Sapremo presto se la UEFA ci darà la licenza per giocare in casa: il problema principale è che in Europa è obbligatorio riservare un settore per gli ospiti”, al momento ancora un rebus per l’impianto. “Ci stiamo lavorando, sono ottimista e spero che giocheremo qui già contro l’Eintracht il 9 dicembre. Ma intanto, questo sabato vivremo un’emozione davvero speciale: non vedo l’ora di tornare. Sarà uno di quei giorni che faranno la storia del Barça”. E dei suoi tifosi d’élite, visto che tutti gli altri saranno relegati fuori dallo stadio.