Da un giorno all’altro la Federcalcio argentina si è inventata un nuovo titolo nazionale e l’ha assegnato al Rosario Central

I Canallas sono diventati "Campioni de la Liga", ma il premio è stato assegnato dopo una riunione federale molto controversa
di Redazione Undici 22 Novembre 2025 alle 10:50

In Argentina sono abituati a stravolgere assetti dei campionati e palmares dei club, ma quello che è successo al Rosario Central ha dell’incredibile. Da anni la gestione del presidente dell’AFA Cláudio Tapia sta facendo il bello e il cattivo tempo, cambiando continuamente la formula dei tornei, sospendendo o modificando le regole per le retrocessioni e la qualificazioni alle coppe continentali, spesso favorendo le big. Eppure, assegnare un titolo a distanza di settimane, di fatto inventandoselo, le batte davvero tutte. O forse quasi, perché a questo punto non si sa più cosa aspettarsi.

Tutto comincia lo scorso 31 ottobre, quando il Rosario Central vince 3-1 contro l’Instituto Cordoba nella 14ª giornata del Torneo Clausura, assicurandosi il primo posto nella classifica annuale che comprende i due campionati, apertura e clausura. Un traguardo incoraggiante che testimonia il buon rendimento in stagione, ma che non costituisce un titolo, tanto che nessuno festeggia particolarmente la vittoria. «Qui non ci sono stelle. Vogliamo raggiungere obiettivi importanti, oggi siamo riusciti a finire primi, a essere campioni della classifica annuale, qualcosa che il Central non faceva da 38 anni» spiega nell’intervista post partita Di Maria, tornato a Rosario per chiudere la carriera.

Quel “campioni” che sembrava un errore, però, non lo era poi così tanto. «Vincere un titolo con il Central è l’unica cosa che mi manca. Il sogno di tornare c’era, l’ho realizzato. Vorrei essere campione con il Central, è il desiderio che abbiamo io e la mia famiglia» aveva dichiarato in lacrime nel giorno della sua presentazione. In qualche modo c’è riuscito. Giovedì sera, infatti, 21 giorni dopo quel successo contro l’Instituto il Rosario Central è stato ufficializzato come campione. Il Comitato Esecutivo della Liga Profesional de Fútbol – che non è altro che l’AFA gestita con potere plenipotenziario da Claudio “Chiqui” Tapia ma amministrata da un altro manager, il CEO Francisco Duarte – ha deciso unilateralmente di esaudire il desiderio dell’ex Juventus. Per farlo si è dovuto scavalcare il regolamento della competizione, che non parlava della possibilità che la squadra che avesse ottenuto più punti nella classifica annuale potesse cucire una stella sullo scudo. Nessuna delle 30 società di Primera División sapeva che poteva ambire a quel titolo.

La decisione non solo ha sorpreso, ma ha fatto rumore, scrivendo un altro capitolo oscura di un calcio in cui tutti sospettano di tutti, con arbitraggi che non smettono di accumulare episodi controversi e modifiche di tutti i tipi dal giorno alla notte. Secondo quanto riportato dal giornale Clárin, nella riunione del Comitato Esecutivo la votazione è stata unanime: tutti d’accordo nel cambiare le regole. Questo sostiene la Liga Profesional. L’Estudiantes de La Plata assicura il contrario. «Il Club Estudiantes de La Plata comunica ai propri soci, tifosi e alla comunità che, nella riunione del Comitato Esecutivo della Liga Profesional del Fútbol Argentino, non si è tenuta alcuna votazione riguardo al riconoscimento del titolo di Campione de la Liga 2025» ha pubblicato sul suo account ufficiale X.

La riposta della Federazione è arrivata subito, attraverso Pablo Toviggino, segretario esecutivo e tesoriere, braccio destro di Tapia, che ha pubblicato le immagini del verbale della riunione del Comitato Esecutivo della Liga Profesional, dove si legge che, sul finire dell’incontro, «ha preso la parola il presidente e ha spiegato che si stava considerava la proposta di consacrare “Campione de la Liga” la squadra che durante la stagione regolare abbia ottenuto il maggior numero di punti». «Dopo un breve dibattito e trovandosi tutti i presenti d’accordo è stata approvata l’assegnazione del titolo al Rosario Central» recita il verbale. La decisione risponde alla volontà di «potenziare la competizione locale attraverso un titolo aggiuntivo» e di «istituzionalizzare e formalizzare un traguardo che già si premia». «Ero presente alla riunione del Comitato Esecutivo, seduto alla destra del vicepresidente dell’Estudiantes. Il presidente dell’AFA ha chiesto più volte se eravamo tutti d’accordo. Anche se qualcuno avesse qualcosa da dire. Nessuno ha avanzato obiezioni, né richiesto la parola. Nessuno si è opposto» ha aggiunto su X Matías Mariotto, presidente del Banfield, oggi totalmente allineato a Tapia dopo essere stato molto critico nei primi mesi della sua gestione per una serie di decisioni arbitrali che avevano danneggiato la sua squadra. Insomma, se non ci state capendo niente è normale. A seconda degli interessi politici, tutti affermano il contrario di tutto.

L’idea di assegnare il titolo al migliore della classifica annuale era in discussione da diversi mesi. Sarebbe stata promossa, secondo alcune fonti locali, dai dirigenti delle squadre più importanti. La proposta ha preso forza nelle ultime settimane, ma non è riuscita a scaldare i cuori. Fino a giovedì, quando si è svolta la riunione del Comitato Esecutivo. E lì, con le mani di tutti “probabilmente” alzate, si è approvata la mozione. Nel frattempo, il Rosario Central, che domenica affronterà proprio l’Estudiantes negli ottavi dei playoff del Torneo Clausura, aveva già inviato una delegazione da Rosario a Buenos Aires, dove si trovano gli uffici della Liga Profesional. Lì, il presidente del club, Gonzalo Belloso, sua moglie e vicepresidente, Carolina Cristinziano, l’allenatore Ariel Holan, il capitano e portiere Jorge Broun e Di María hanno ricevuto il trofeo con il titolo di “Campione de la Liga”.

«Siamo molto felici, noi e tutta la famiglia del Rosario Central, perché abbiamo fatto due semestri spettacolari. Non abbiamo mai abbassato il livello e questo ci ha dato la possibilità di ottenere questo titolo. Lo abbiamo detto nell’ultima giornata: ci sentivamo campioni, perché fare così tanti punti non è facile» ha dichiarato il Fideo, comunque un po’ imbarazzato. Per rendere il tutto un po’ più limpido, la Liga Profesional ha annunciato il sistema di competizioni per il 2026. Ci saranno sette campioni: quelli del Torneo Apertura e Clausura, il Campione de la Liga (la squadra con più punti nella Classifica Generale Annuale), il vincitore del Trofeo de Campeones (tra i campioni dell’Apertura e del Clausura in gara unica), il vincitore della Supercopa Internacional (tra il Campione di Liga e il vincitore del Trofeo de Campeones), il campione della Copa Argentina e il vincitore della Supercopa Argentina (tra il vincitore del Trofeo de Campeones e il campione della Copa Argentina). Anche per un posto di contraddizioni come l’Argentina, sette sono davvero troppi.

>

Leggi anche

Calcio
AG4IN, il film del quarto scudetto del Napoli sarà visibile su Sky e su NOW
Dalle 22.45 di sabato 22 novembre, il documentario sulla stagione 2024/25 sarà trasmesso sui canali Sky e sarà disponibile anche per la visione On Demand.
di Redazione Undici
Calcio
«Sono tossico, lavorare con me ti rovina la vita», ha detto Marcelo Bielsa
In una conferenza stampa show seguita alla pesante sconfitta in amichevole contro gli Stati Uniti, il ct dell'Uruguay ha tenuto i giornalisti per quasi due ore a parlare del suo approccio verso i giocatori.
di Redazione Undici
Calcio
Il nuovo stadio del Birmingham sarà unico al mondo, anche perché avrà 12 torri a forma di ciminiera
Il progetto prevede la costruzione di un "Colosseo moderno", con bar panoramici e un tetto retrattile.
di Redazione Undici
Calcio
Sky e NOW continueranno a trasmettere la Champions League, l’Europa League e la Conference League anche per il quadriennio 2027-2031
I diritti riguardano 184 delle 203 partite di Champions e tutte le 342 gare stagionali di Europa e Conference League.
di Redazione Undici