Il Santos è in condizioni disperate, sia in classifica che a livello economico, e quindi ci sono diversi club europei che vorrebbero comprarlo

Nemmeno il ritorno di Neymar ha risolto una crisi in campo e in società ormai cronica
di Redazione Undici 23 Novembre 2025 alle 10:00

Neanche il ritorno di Neymar ha invertito una tendenza che da preoccupante si sta trasformando in spaventosa. Dopo la prima retrocessione della sua storia, nel 2023, con la rapida risalita in prima divisione, il Santos sembrava essersi lasciato alla spalle i problemi economici che ne avevano condizionato il rendimento sportivo. E invece, nonostante abbiano riabbracciato un idolo come O ‘Ney, i bianconeri restano impantanati in un mare di guai, a livello dirigenziale e di campo.

La grande operazione del welcome back al più scintillante talento che insieme a Pelé sia passato da quelle parti è parsa, ormai si può dire, più politica che tecnica. Dallo scorso gennaio, infatti, Neymar ha messo insieme appena 25 presenze, di cui molte non da titolare, saltando 17 partite tra Brasilerão, campionato Paulista, e Copa do Brasil per un infortunio alla coscia che si trascina da quando è arrivato. Il suo ritorno, cosparso di aura romantica per la scelta di ridursi drasticamente lo stipendio pur di giocare nel club della sua vita, è stato però circondato da continue polemiche: scontri con i tifosi e la stampa, tensioni interne con alcuni compagni di squadra e dirigenti.

Il rinnovo di contratto è stato lento e macchinoso, in bilico fino alla pausa di giugno dovuta al mondiale per club. Gol e assist pochini, dieci in totale, di cui sei nel campionato Paulista contro avversari di livello modesto. Certo, ha regalato una perla assoluta brevettando la Paradinha, la sua famosissima finta, anche su punizione, ha anche segnato nel week-end contro il Mirassol-SP, ma di fatto non sta risollevando le sorti di una squadra sedicesima nel Brasilerão, a solo un punto dalla zona retrocessione. Un incubo che a Santos nessuno vorrebbe rivivere, anche solo per non vedere ancora le scene di lutto collettivo e devastazione seguite alla prima discesa in B

Secondo i media brasiliani, poi, il club è gravato da un debito netto superiore a 150 milioni di euro (977 milioni di reais), e un’altra retrocessione potrebbe danneggiare ulteriormente le finanze della società. Di fronte a questo scenario, il consiglio sta valutando una misura drastica: trasformare il Santos in una società per azioni e vendere fino al 90% del capitale della nuova struttura a un investitore privato. Il club è valutato 2,2 miliardi di reais, circa 346 milioni di euro. Si tratterebbe di uno degli affari più importanti nella storia del calcio brasiliano. Sebbene non sia ancora stato ufficialmente messo in vendita, c’è già un grosso interesse internazionale. Il Chelsea, tramite la sua società madre BlueCo (che controlla anche lo Strasburgo) avrebbe esplorato la possibilità di acquisto, così come Qatar Sports Investments (QSI), proprietaria del PSG, e il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, il Public Investment Fund (PIF) che nel calcio controlla il Newcastle. Nel finale di stagione Neymar e compagni non si giocano solo la permanenza in prima divisione, ma la sopravvivenza del Santos. 

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