Dorothea Wierer ha compiuto un’altra grande impresa, ma soprattutto ha mandato un segnale importante in vista di Milano Cortina 2026

La signora azzurra del biathlon ha vinto a Ostersund, in Svezia, dieci anni dopo la prima volta. Così ha dimostrato di essere pronta per le Olimpiadi.
di Redazione Undici 03 Dicembre 2025 alle 10:58

Il 4 dicembre del 2015, Dorothea Wierer conquistava la prima vittoria della carriera nella Coppa del Mondo di biathlon, affermandosi nella prova individuale di Oestersund. Esattamente dieci anni dopo, il 2 dicembre del 2025, c’è di nuovo lei sul gradino più alto del podio, nello stesso format e sullo stesso tracciato. C’è di più: le ultime due vittorie della 35enne altoatesina nel massimo circuito erano arrivate proprio a Oestersund, a marzo del 2023. Per dare un’idea del feeling di Doro con la località svedese, dei 17 successi in Coppa del Mondo, ben sei sono arrivati a Oestersund (uno dei quali in staffetta), a cui si aggiunge l’oro mondiale nella mass start conquistato a marzo del 2019.

Dopo diversi anni dall’ultima volta, la due volte vincitrice della Coppa del Mondo tornerà a indossare il pettorale giallo, che spetta alla leader della classifica generale. Alla prima gara in singolare dell’anno, Wierer ha dimostrato come la scelta di proseguire la carriera fino alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 abbia una ragione e una missione precisa. E che tra due mesi, sulle nevi di casa ad Anterselva, non farà certo la comparsa.

Wierer ha saputo imporsi nell’individuale di Oestersund sfoderando un’ottima prestazione sugli sci (13° tempo complessivo), ma soprattutto centrando 18 dei 20 bersagli al poligono, in un format che penalizza particolarmente l’imprecisione quando si spara. Nell’individuale, infatti, l’errore al tiro non è punito con un giro di penalità (che toglie circa 20-25 secondi in base alla velocità), bensì con un minuto in più sul tempo totale. I due colpi sbagliati di Wierer hanno però pesato meno del solito, perché nessuna delle atlete è arrivata al traguardo con il 100% di bersagli centrati, a causa del forte vento che ha aumentato di molto la difficoltà al poligono. La svolta è arrivata nell’ultima sessione di tiro, conclusa da Wierer senza errori e con una rapidità della quale lei e poche biatlete al mondo altre sono capaci.

Consapevole di aver ravvivato la speranza di un grande risultato, nell’ultimo giro Dorothea ha messo il turbo per guadagnare secondi preziosi silla finalndese Leinamo, fino a quel momento prima nella classifica parziale. Per dare un’idea dell’impresa compiuta negli ultimi chilometri, all’uscita dal quarto e ultimo poligono Wierer pagava 9.3 secondi dalla leader della classifica. Al traguardo, l’azzurra si è imposta per soli tre decimi sulla seconda classificata.

Per Wierer, si tratta del miglior inizio di stagione possibile. E non solo oer una strepitosa quanto inattesa vittoria nell’individuale: pochi giorni fa, infatti, sono arrivati due secondi posti nella staffetta femminile e in quella mista, a dimostrazione che il biathlon italiano, nell’anno delle Olimpiadi di casa, è più vivo che mai. Wierer, per altro, non stava nemmeno così bene. È stata lei stessa a dirlo: «La giornata non era iniziata benissimo, perché mi sono svegliata con un po’ di mal di gola», ha detto dopo la vittoria ai microfoni della FISI. «Fortunatamente le cose sono migliorate con il passare delle ore‚. Poi, il racconto della gara e l’emozione della vittoria: «Quando sono arrivata all’ultimo intertempo e gli allenatori mi hanno detto che ero vicina al primo posto, ho spinto al massimo e mi è andata bene. Lo sport è bello per questo motivo: stavolta mi è andata bene, tante altre volte invece ho perduto per pochissimo. Mi godo questa giornata al massimo, ma sono conscia che nel biathlon come nella vita si vive di alti e bassi».

Anche nell’individuale, ottimi segnali sono arrivati anche a Lisa Vittozzi, al rientro dopo aver saltato interamente la scorsa stagione. Per lei, già decisiva nelle staffette del weekend, è arrivato un decimo posto nonostante tre errori al poligono: merito del settimo tempo sugli sci, che conferma l’ottima condizione già nella primissima tappa di questo inverno. Ancora meglio, sugli sci, ha fatto Michela Carrara, detentrice del secondo crono dietro alla slovena Lampic, un vero e proprio fulmine nel biathlon femminile. I cinque errori al tiro, però, non hanno permesso alla valdostana di chiudere oltre la 21esima piazza.

La stagione è appena cominciata. La Coppa del Mondo rimarrà a Oestersund fino al termine della settimana, per poi iniziare il tour che culminerà con le settimane olimpiche ad Anterselva, dove Wierer è nata e cresciuta. A 35 anni, con il ritiro già annunciato dopo i Giochi, il volto-simbolo del biathlon azzuro ha lasciato un biglietto da visita ben chiaro a tutte le avversarie: l’obiettivo è vincere, fino all’ultima gara.

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