Dal giro di campo al giro di ruota. Sempre e comunque a Barcellona, naturalmente: a poco più di un anno dal ritiro da professionista, Andrés Iniesta si avventura in una nuova esperienza sportiva. Da coordinatore, investitore e fondatore della Never Say Never Cycling, un team che si insedierà subito ai massimi livelli del ciclismo su strada. “Per la mia generazione, questo sport ha fatto parte della nostra infanzia”, ha spiegato l’ex campione del Mondo, oggi 41enne. “Ricordo benissimo i pomeriggi trascorsi con gli amici e mio nonno, guardando le tappe del Tour, del Giro e della Vuelta. In Spagna abbiamo sempre avuto grandissimi nomi in questo mondo: è una passione che mi ha accompagnato di pari passo col calcio. Che ovviamente è rimasto preponderante nella mia vita, ma attraverso questo nuovo capitolo voglio divertirmi e ridare spazio anche al ciclismo”.
L’iniziativa nasce dall’omonima società di sport e intrattenimento lanciata da Iniesta nel 2018, e si colloca in un preciso momento storico: la fine annunciata del team Israel-Premier Tech, sotto il peso mediatico e d’immagine dovuto ai massacri del governo Netanyahu a Gaza che avrebbe reso insostenibile qualsiasi ulteriore sponsorizzazione. Da qui l’operazione rebranding, con la partnership fra Stoneweg – un’impresa svizzera di investimenti privati – e la NSN di Iniesta per rilevare e far rinascere la squadra. “Si tratta di un passo in avanti significativo, importanti su tutti i livelli ben oltre il piano sportivo”, ha aggiunto Don Andrés. “Questione di valori, entusiasmo, comunità. Sono molto motivato: non vedo l’ora di cominciare, lavorare duro, migliorare. Insieme possiamo fare bellissime cose”.
Il takeover da parte della società di Iniesta si colloca in una fase di analogo rinnovamento tecnico, con molti dei più quotati corridori del team destinati altrove. In compenso, ne arriveranno altri di analogo prestigio: su tutti Biniam Girmay dall’Eritrea, il primo ciclista nero africano a vincere una tappa del Tour de France, conquistando anche la maglia verde nell’edizione del 2024. Ha già firmato con la NSN Cycling e si candida a diventare il volto del nuovo corso. “Saremo degli specialisti dello sprint”, confida Iniesta. “L’obiettivo è di essere competitivi, di essere i migliori. Dietro il ciclismo si cela un grandioso lavoro di squadra: a vincere è solo un velocista, ma è lo sforzo del collettivo a definire ciò che siamo come team”. E chissà, magari i ricordi e le lezioni di vita in blaugrana o con la Nazionale spagnola diventeranno tesoro anche per chi va al massimo in un altro sport. Dal Camp Nou alla Vuelta, il passo può essere breve.