L’ambizione degli atleti è mettersi al collo il metallo più prezioso, la speranza dell’Italia è andare oltre i precedenti per scrivere un’altra pagina di storia. A unire il filo che lega gli olimpionici e il Paese organizzatore sono le medaglie in palio ai Giochi Olimpici di Milano Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio, cui seguiranno le Paralimpiadi, di scena dal 6 al 15 marzo del prossimo anno. Tra i complessivi 195 eventi in programma, saranno 1.146 le medaglie assegnate, con egual numero di oro, argento e bronzo sia per le Olimpiadi (245 per ogni metallo), sia per i Giochi Paralimpici (137). Non tutti sanno che a realizzare le medaglie che vedremo a Milano, Livigno, Bormio, Anterselva, Val di Fiemme e Cortina è stato l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Se fino al 1912 furono create in oro massiccio, da allora le medaglie olimpiche hanno mostrato un volto diverso fino alle disposizioni del Comitato Internazionale Olimpico, che ha decretato in sei grammi la quantità di oro puro presente all’interno del premio più desiderato dagli atleti (il peso delle due infatti è di 506 grammi per le medaglie d’oro e 500 grammi per quelle in argento). La base è invece composta da argento 999, sia per le medaglie per i primi classificati, che per i secondi. A far la differenza è proprio l’aggiunta di oro nei riconoscimenti per chi è arrivato davanti a tutti. Per le medaglie di bronzo, che pesano 420 grammi, è stato scelto il rame. Quanto alle dimensioni, invece, non ci sono differenze, poiché tutte le medaglie hanno un diametro di 80 millimetri e uno spessore di dieci millimetri.
Per la XXV edizione dei Giochi invernali, il design prevede su uno dei due lati i cinque cerchi olimpici in finitura lucida, in rappresentanza dell’unione dei cinque continenti e dell’incontro tra gli sportivi di tutto il mondo. Sull’altra faccia della medaglia, invece, c’è il logo di Milano Cortina 2026 e un’incisione della disciplina olimpica cui è dedicato il premio. Di nuovo rispetto al consueto, c’è una tasca speciale all’interno della quale verrà inserito il nastro per mettere al collo dei migliori il rispettivo riconoscimento. Un’aggiunta importante riguarda le medaglie per gli atleti paralimpici, che troveranno l’iscrizione dei Giochi in Braille al fine di riconoscere la stessa medaglia, mentre sul bordo saranno inseriti diversi segni, così da permettere ai vincitori di percepire la tipologia di medaglia che avranno tra le mani. Realizzate con un rivestimento protettivo ecocompatibile, atossico e riciclabile (tramite energia proveniente da fonti 100% rinnovabili), le medaglie saranno custodite in scatole e trasportate poi su vassoi firmati da Versalis, società impegnata nello sviluppo di chimica sostenibile e di proprietà di Eni, già attiva nella creazione delle torce Olimpiche e Paralimpiche.
Ma quanto vale un’eventuale medaglia, per gli atleti Azzurri, dal punto di vista economico? Come sempre, prima di un grande appuntamento, c’era curiosità per scoprire le cifre che il Coni destinerà a chi salirà sul podio di Milano Cortina 2026. Per non far torto a nessuno, i numeri sono identici a quelli di Parigi 2024, l’ultima edizione olimpica estiva. Chi conquisterà la medaglia d’oro intascherà 180mila euro, cifra che si dimezza per la piazza d’onore (90mila euro), mentre il terzo posto vale 60mila euro. A differenza del passato, però, per la prima volta gli importi saranno detassati, lasciando l’intera somma nelle mani degli atleti più meritevoli.
Restando con i premi elargiti dalle varie Federazioni ai Giochi Olimpici dell’anno scorso in Francia, l’Italia sarebbe ottava tra le nazioni più generose. La speciale classifica è comandata da Hong Kong, che ha fissato nell’equivalente di 700mila euro il premio per l’oro, mentre a Singapore i primi classificati si assicureranno 650mila euro. A scalare c’è Taiwan con 550mila euro, poi i 200mila euro della Serbia e i 197mila euro della Malesia a chiudere la top 5. Anche India e Marocco sono davanti all’Italia, anche se per poche migliaia di euro, mentre Lituania e Ungheria completano il quadro delle prime dieci nazioni quanto al denaro indirizzato ai propri atleti in caso di podio.
L’edizione casalinga mette l’Italia nelle condizioni di guardare con ottimismo alle prossime Olimpiadi invernali. Tanto che, per il presidente del CONI Luciano Buonfiglio, Milano Cortina 2026 è l’occasione per avvicinare il record di medaglie. «Vogliamo almeno 19 podi», ha detto Buonfiglio. Un traguardo che sfiorerebbe il primato ottenuto a Lillehammer nel 1994, quando gli azzurri conquistarono 20 titoli. Nell’ultima edizione, Pechino 2022, sono state 17 le medaglie ottenute, ma l’Italia ha concluso l’avventura olimpica solo al tredicesimo posto, per i soli sue ori centrati, oltre a sette argenti e otto bronzi. Premiati con le stesse somme previste per l’edizione casalinga, quattro anni fa il Coni sborsò complessivamente un milione e 470mila euro. Spendere di più, almeno in questo caso, regalerebbe un gran bel sorriso a tutto lo sport italiano.