Lo aveva detto, lo ha fatto. Il 25 dicembre, Federica Brignone ha messo gli sci ai piedi e ha dato vita a una sessione di allenamento come le tante altre che la vedono protagonista in queste settimane. Anzi: una sessione diversa dalle altre, perché ogni giorno che passa la vincitrice di due Coppe del Mondo di sci alpino fa un passo in avanti verso quel ritorno alle gare che tiene tutti col fiato sospeso. Questi progressi arrivano grazie alla costanza della campionessa azzurra, che in un video di FISI TV, comparso due giorni dopo Natale, sembra scendere già a ritmi sostenuti tra le porte dello slalom gigante, una delle specialità che la vedranno protagonista ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Brignone sarà infatti una delle quattro portabandiera dell’Italia, assieme ad Arianna Fontana, Federico Pellegrino e Amos Mosaner. L’annuncio, fatto dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio, è arrivato assieme a quello della sua presenza alle Olimpiadi di casa – che fino a quel momento era ancora in dubbio. Nel frattempo, Federica ha messo sulle gambe un allenamento dopo l’altro, fino alle prime prove tra i pali mentre tutta Italia si fermava per le feste. Ai microfoni di “Race”, la valdostana ha spiegato che sta «riuscendo a sciare, però sento ancora la tibia, un po’ di dolore c’è, quindi stiamo valutando giorno per giorno. Nonostante questo sono molto felice». Si tratta però di un dolore preventivabile, mentre quanto fatto finora dalla sciatrice azzurra è qualcosa che va ben oltre le aspettative.
Ad aprile, infatti, una caduta durante i Campionati Italiani le ha causato la frattura del piatto tibiale, della testa del perone e la rottura del legamento crociato anteriore. Una brutta botta per Brignone, che poche settimane prima aveva alzato al cielo la seconda Coppa del Mondo generale della sua carriera, dopo quella vinta nel 2020. Dopo essere finita sotto i ferri, è iniziato un lungo lavoro di recupero, che Federica ha affrontato senza sapere con che tempi e in quali condizioni avrebbe rimesso gli sci ai piedi. «Ho fatto molte meno cose di quelle che avrei voluto e ho passato quasi tutto il tempo libero a curarmi, a fare di tutto per guarire prima possibile», ha detto in una recente intervista a Fanpage. «Ho avuto momenti difficili, direi quotidiani. Ho avuto giornate positive, sì, ma è stata sempre una lotta. Non ho avuto giornate facili, non ne ho vissuta neanche una da quando mi sono fatta male. Non è stato mai un regalo: è stata sofferenza e conquista». A fine novembre, la valdostana è tornata sulla neve con un paio di sci turistici, e un mese dopo eccola sfrecciare tra le porte larghe, con Milano Cortina nel mirino.
Se è confermato che Brignone sarà al cancelletto di partenza sulle piste olimpiche, ancora non è dato sapere quale sarà la prima gara dopo l’infortunio. Scartato senza troppi dubbi il gigante di Kranjska Gora (Slovenia) del 3 gennaio, e con grandi probabilità anche le due prove veloci di Zauchensee, si passa subito al doppio appuntamento italiano di Tarvisio, in Friuli, dove si gareggerà in discesa e super-G il 17 e il 18 gennaio. Due giorni dopo la Coppa del Mondo si sposterà in Alto Adige per il gigante di Plan de Corones del 20 gennaio. Nella peggiore delle ipotesi, il 24 andrà in scena un altro gigante a Spindleruv Mlyn (Repubblica Ceca). Al momento si parla soprattutto delle due tappe italiane, perché darebbero un certo margine a Federica prima delle Olimpiadi, unico vero obiettivo di questa stagione. Certo è che, anche in virtù degli ultimi progressi, veder sciare Federica Brignone non può che rendere felici.