Nike ha ritirato le maglie “sessiste” della Nazionale femminile Usa

C'era una scollatura poco "sportiva" che a molti è sembrata inadeguata.

La Nazionale femminile di soccer, negli Stati Uniti, è da molti anni una delle migliori squadre al mondo, a differenza di quella maschile. Il trattamento dei due team, però, è da sempre diverso. Nell’aprile 2016 diverse giocatrici decisero di parlarne apertamente: parlarono di differenze di stipendio, di strutture inadeguate, del fatto che i Mondiali femminili, negli Usa, non venissero nemmeno trasmessi in chiaro – nonostante proprio gli Usa fossero una delle squadre favorite, come si vide poi alla fine (vinsero).

In seguito, ci furono diverse polemiche legate all’ultima versione delle divise delle calciatrici, prodotta da Nike. Solitamente le differenze tra le maglie da gioco dei team maschili e quelli femminili sono legate al fit: tagli più piccole per le seconde, che seguono le “normali” differenze di corporatura. Nike, però, nel marzo 2016 introdusse una modifica inedita: la scollatura. La cosa, naturalmente, non venne presa molto bene.

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Dopo mesi di polemiche, il brand ha finalmente deciso di cambiare le divise: restringendo notevolmente la scollatura, ad esempio, ma anche rendendo le maniche più lunghe, più adatte a una maglia che, beh, deve essere usata per correre, saltare, e calciare un pallone. E nient’altro. Una curiosità: soltanto le versioni replica, cioè quelle vendute nei negozi, avevano il “taglio” contestato: quelle delle calciatrici professioniste erano, invece, prive di maniche cortissime e scollatura eccessiva. Oggi le divise sono così:

via FootyHeadlines
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