Klopp ha litigato con gli Harlem Globetrotters

Il Liverpool è a quota due punti dopo le prime due gare dei gironi di Champions League. Non è esattamente quello che si aspettavano i tifosi dei Reds, e forse anche Jürgen Klopp aveva in mente un percorso diverso. Dopo il pareggio di ieri in casa dello Spartak Mosca, con i russi in vantaggio grazie a una rete su punizione dell’ex Shakhtar e Sampdoria Fernando, il tecnico tedesco ha dichiarato: «Conosco molto bene la pressione, ho dovuto lavorarci per tutta la mia vita per ragioni differenti. La pressione quando è quella giusta è positiva, ma quando arriva senza motivo, beh, sono bravo a ignorarla. Noi vogliamo vincere e sappiamo che dipende soltanto da noi, ma ho detto ai ragazzi prima della partita che non siamo gli Harlem Globetrotters. Noi andiamo in campo per il risultato, e mi è piaciuto come abbiamo lottato per ottenerlo. Certo sarebbe stato meglio arrivarci in maniera più pulita, ma dopo una serie di gare non esaltanti devi ricominciare a combattere, ed è quello che abbiamo fatto».

Le dichiarazioni di Klopp hanno “indispettito” gli Harlem Globetrotters che hanno replicato ricordando al tecnico del Liverpool il numero di vittorie consecutive ottenute durante la loro storia: «Se vuoi ottenere risultati noi abbiamo vinto 4.211 gare consecutive».

Tra atletismo e comicità, i Globetrotters nascono nel 1927 da un’idea di Abe Saperstein, hanno giocato in oltre 100 nazioni in tutto il mondo e disputato più di 20.000 partite. Le prime gare le disputarono con il nome di Giles Post, poi trasformato da Saperstein nell’attuale dicitura. Dopo la Seconda guerra mondiale quella dei Globetrotters è diventata una vera realtà giramondo, tanto che nel 1951 bucarono la cortina di ferro, arrivando a giocare a Berlino Est. Tra fila del team hanno giocato anche grandi nomi del basket moderno come Wilt “The Stilt” Chamberlain, Goose Tatum e Jamario Moon.