I Detroit Pistons hanno qualche problema con il pubblico

La stagione Nba è iniziata da poco più di una settimana, ma ha già fatto vedere tante cose nuove. Alcune anche spiacevoli: Steph Curry si è fatto espellere per aver tirato il paradenti contro l’arbitro, la scelta numero 1 al draft – Markelle Fultz – sta facendo a pugni con le percentuali ai liberi, e i Phoenix Suns hanno già esonerato Earl Watson, dopo tre partite. E poi ci sono i Pistons, che si aspettavano risultati diversi dopo il trasferimento nella Little Caesars Arena, al centro della città. Detroit ha pagato 863 milioni di dollari per la nuova casa dei Pistons e dei Red Wings, squadra di hockey – di cui 324 milioni di fondi pubblici –, ma sembrerebbe che non molti abbiano voglia di seguire dal vivo la pallacanestro. I 20.491 biglietti annunciati per la prima stagionale contro gli Charlotte Hornets – praticamente tutto esaurito – sarebbero un ottimo risultato, se solo si potesse chiudere un occhio sui 20mila ticket regalati a poche ore dalla partita. Eppure l’organizzazione era pensata in grande, con un intervento di Eminem prima della palla a due per riscaldare i motori in vista della nuova stagione.

Per la gara successiva contro i Philadelphia 76ers, i Pistons hanno detto che si sono presentati in 13mila, e sarebbe un buon numero, ma le immagini dell’Arena restituiscono un colpo d’occhio che non lascia spazio a molte interpretazioni. Gli spalti erano semi-vuoti, o erano tutti travestiti da sediolino colorato. Non si può ignorare, tuttavia, che la partita contro i Sixers era di lunedì, non il giorno migliore per attirare il grande pubblico. Inoltre, su una stagione lunga 82 partite – più eventuale post-season – molti tifosi potrebbero aver pensato di non seguire la squadra dal vivo in un lunedì qualsiasi. E se la stagione dei Detroit Pistons dovesse trovare terreno fertile per una lotta in chiave playoff, allora potrebbe essere più facile portare pubblico alla Little Caesars Arena: non uno scenario impossibile, quello della post-season in una Eastern Conference poco competitiva, ma il roster a disposizione di Stan Van Gundy non promette grandi cose. Il reporter locale Bill Shea è intervenuto al programma radiofonico Detroit Today with Stephen Anderson proprio per parlare della scarsa affluenza alla Little Caesars Arena. «I dati ufficiali», ha detto, «considerano sia i biglietti venduti sia quelli regalati, quindi non possiamo sapere quanti sono andati volontariamente. Ma, per adesso, quel che è certo è che per una franchigia senza una superstar come LeBron è molto difficile fare il pienone».