C’è un problema con il test antidoping di Sánchez

Arsenal e Manchester United non hanno informato le autorità della partenza del cileno, e così ora è stata aperta un'inchiesta.

Stasera il Manchester United gioca in Fa Cup sul campo dello Yeovil Town, ed è probabile che sia la partita dell’esordio di Alexis Sánchez con la maglia dei Red Devils. Lo ha fatto capire José Mourinho, fresco di rinnovo di contratto fino al 2020 con lo United, nella conferenza stampa della vigilia, non nascondendo che potrà riservare al cileno i primi minuti con la nuova squadra e mettendo in guardia i suoi sulla necessità di dare il meglio con l’aumentare della concorrenza interna: «Ora abbiamo cinque giocatori offensivi di alta qualità: Mata, Rashford, Lukaku, Martial, Sánchez. È fantastico per me e per la squadra. Questa è la vita nei grandi club: hai grandi giocatori, concorrenza, responsabilità, devi fare bene sempre. I giocatori dei grandi club sanno che sei in un gruppo dove tutti vogliono giocare. È assolutamente importante e vogliamo continuare a migliorare. Vogliamo conquistare grandi traguardi e non fermarci finché non ci riusciamo». Sullo scambio Sánchez-Mkhitaryan, Mourinho ha detto: «Penso sia stato un accordo fantastico, e un accordo è fantastico solo se va bene per tutti. Io ho perso un giocatore straordinario, mister Wenger ha perso un giocatore straordinario. Sánchez è passato da un club fantastico a un club gigante, e Mkhi è passato a un club fantastico. Perciò è stato un grande accordo per tutti. Mkhitaryan poteva fare meglio con noi? Forse. Aveva bisogno di un po’ più di tempo? Forse, ma non sono dispiaciuto».

La prima parte di stagione di Sánchez

Ancor prima del debutto ufficiale, però, Alexis Sánchez deve già fronteggiare il primo problema: il cileno non ha effettuato il test antidoping che era stato programmato per lunedì scorso al centro di allenamento dell’Arsenal. Le autorità non erano state informate del fatto che l’ex Udinese non si trovasse più a Londra, rendendo così il giocatore irrintracciabile. Stando a quanto riporta il Telegraphnei confronti del giocatore è stata aperta un’inchiesta sulla possibile violazione del regolamento. Arséne Wenger ha ammesso che le responsabilità del disguido sono da imputare all’Arsenal: «In tutta onestà, sarebbe dovuta essere una nostra responsabilità, in quanto quel giorno il trasferimento del giocatore non era ancora effettivo. Non so cosa sia successo, ma di norma facciamo del nostro meglio per mettere a disposizione i nostri tesserati. Sono comunque abbastanza tranquillo, non abbiamo nulla da nascondere. Le intenzioni nostre e di Sánchez sono sempre state giuste». Il Manchester United invece ha preferito non commentare la vicenda.