I preliminari di Champions sanno essere molto brutti

Autogol, interventi al limite del regolamento, c'è di tutto nelle prime gare di qualificazione.

La Champions League è una delle competizioni più belle del mondo, ma sa anche essere estremamente brutta quando parliamo dei suoi primi turni. Basta guardare alla sfida tra i nordirlandesi Crusaders e il Ludogorets per scoprire le meraviglie nascoste della competizione quando ancora non è possibile vederla in tv. Il Crusaders Football Club, meglio noto come Crusaders, è una società calcistica semi-professionistica nordirlandese che gioca nella NIFL Premiership. Il club, fondato nel 1898, ha sede nella capitale Belfast e si è qualificata al secondo turno di Champions in quanto vincitore della IFA Premiership – il massimo campionato nordirlandese nella scorsa stagione. Nell’andata contro i bulgari del Ludogorets hanno perso per 7 a 0, il ritorno è nato sotto cattivi auspici quando all’undicesimo minuto il terzino Rodney Brown ha realizzato un autogol spettacolare, battendo il proprio portiere Sean O’Neill con un pallonetto dal limite esterno dell’area.

Sarebbe stato un gran gol nella porta giusta

Ma quella di Brown non è stata l’unica bruttura del secondo turno preliminare. Molti ricorderanno l’entrataccia di Nigel de Jong su Xabi Alonso durante i Mondiali del 2010. Ora Bryan Melisse, dei lussemburghesi del F91 Dudelange, ha tentato di realizzare una versione ancora più violenta di quell’intervento. Sul risultato di 2-1 per i padroni di casa, con il risultato complessivo che era di 3 a 2 per la squadra ungherese, Melisse ha rilanciato un pallone per poi finire con entrambi i piedi sul petto di Mate Patkai, centrocampista del Vidi. L’arbitro non ha potuto fare altro che espellerlo direttamente.