Anche il Vaticano ha il suo team di atletica

Il debutto è in programma a gennaio, l'obiettivo è la partecipazione alle Olimpiadi.

Sono guardie svizzere, preti, artigiani, dipendenti dei musei Vaticani, oltre a una suora, una farmacista e un professore, e formano da oggi Athletica Vaticana, la squadra di atletica leggera della Santa Sede. Sono una sessantina, hanno tra i venti e gli oltre sessant’anni, sono tutti corridori e debutteranno il 20 gennaio alla “Corsa di Miguel”, una dieci chilometri romana dedicata al runner Miguel Sánchez, desaparecido nell’Argentina degli anni ’70.

La squadra nasce grazie a un patto tra Coni e Santa Sede, che con questa operazione vuole promuovere lo sport come strumento di dialogo e pace. Il presidente Malagò ha dato il benvenuto ai nuovi atleti, ironizzando sul fatto che in futuro il Vaticano potrebbe diventare un rivale dell’Italia nella corsa alle medaglie.

Athletica Vaticana punta ora a essere riconosciuto dalla Iaaf, la federazione internazionale, e a prender parte a competizioni come i Giochi dei piccoli stati europei, dedicati ai paesi con al massimo un milione di abitanti. «Il sogno sarebbe vedere la nostra bandiera tra quelle delle delegazioni olimpiche», ha detto monsignor Melchor Sánchez de Toca, presidente del team e a capo del dipartimento sportivo nel Vaticano. Se di recente il Vaticano ha messo in campo una squadra di calcio e una di cricket, Athletica Vaticana è la prima associazione sportiva riconosciuta ufficialmente nella Santa Sede.