Ralenti

L'ultima di Bielsa, la sfida infinita tra James e Jordan, la forza di Van Dijk.

È tornato il campionato italiano, finalmente, e ci era mancato un bel po’. Starete probabilmente guardando le partite in questo istante, o forse le avete già viste, o forse ancora state aspettando il Milan oppure il Genoa lunedì sera. Ci sono comunque un bel po’ di cose che sono successe, e lasciamo per un attimo perdere il calciomercato: il tennis, con il ritiro di Andy Murray, il cammino di Ole Solskjaer, Marcelo Bielsa al centro di una piccola storia interessante, la Nba e va bene, sì, anche il calciomercato, e naturalmente parliamo di Milan, Chelsea e Higuaín. È tutto qui sotto, buona lettura.

Sport e dintorni

With his ‘spygate’ PowerPoint, Marcelo Bielsa has enhanced his legendThe Guardian
L’allenatore del Leeds United Marcelo Bielsa, con la conferenza stampa in cui ha ammesso di “spiare” le altre squadre per preparare le partite, ha alimentato ancora una volta il suo mito, dimostrandosi un uomo dall’onestà quasi patologica.

Why signing Gonzalo Higuain doesn’t make sense for Chelsea if they want to keep their managerFourFourTwo
Nell’unica stagione in cui Maurizio Sarri ha allenato Gonzalo Higuaín, l’attaccante argentino ha segnato 36 gol in 35 partite, record di sempre in Serie A. Ora i due si ritroveranno al Chelsea, ma ha senso questo acquisto in prosettiva, se i Blues vogliono fare progetti a lungo termine con l’ex allenatore del Napoli? No, secondo questa analisi.

The End of the NBA’s G.O.A.T. Era The Atlantic
Da quando nel 2003 Lebron Raymone James ha esordito in Nba, tutti hanno iniziato un dibattito (ancora in corso) su chi sia “the greatest of all time” tra lui e Michael Jordan, senza dimenticare Kobe Bryant. Ma quando James si ritirerà, che succederà all’eterna discussione? Ci sono dei possibili “goat” nel basket americano di oggi?

Van Dijk: el central de la temporada Panenka
In molti hanno pensato che i 78 milioni di euro sborsati dal Liverpool per Virgil Van Dijk fossero troppi. Invece, dopo un anno, il centrale olandese ha dimostrato di essere tra i migliori al mondo nel suo ruolo e, soprattutto, di essere il giocatore perfetto per Jürgen Klopp.

Sven-Göran Eriksson: ‘I should have taken a mental coach to the 2006 World Cup’ The Guardian
Un’intervista all’ex allenatore della Lazio Sven-Göran Eriksson, oggi sulla panchina delle Filippine. L’unico rimpianto della carriera? Non aver preso un mental coach per la sua Inghilterra, uscita ai rigori nei quarti dei Mondiali 2006.

Inside Solskjaer’s perfect first month at Man United: how he brought Ferguson’s ways back to Old TraffordEspn
Il dietro le quinte del primo mese di Ole Gunnar Solskjaer allo United. Da quando ha sostituito Mourinho in panchina, i  Red Devils sanno solo vincere: cinque su cinque in Premier e vittoria in Coppa di Lega.

 

Cultura

From Ed Sheeran to George Ezra: How the boy next door conquered popThe Independent
Ed Sheeran, Sam Fender, George Ezra… Le nuove popstar sono l’opposto delle rockstar maledette del passato.

The internet, but not as we know it: life online in China, Russia, Cuba and India – Guardian
Più di metà della popolazione mondiale è su internet, ma non dobbiamo pensare che vediamo tutti lo stesso internet: un multimedia del Guardian mostra le differenze tra le reti meno libere nel mondo .

How the Garage Became America’s Favorite Room – New Yorker
È in tutti i film, nei cartoni animati, nelle serie tv: com’è che il garage è la stanza preferita degli americani?

 

La foto della settimana

Lo chiamano “lo Slam felice”, ma non c’erano molti spettatori ad assistere all’incontro tra Johanna Konta e Garbiñe Muguruza. Non per il tennis espresso dalle due, che anzi hanno giocato una partita bellissima (vinta dalla Muguruza 6-4, 6-7, 7-5) ma a causa di una serie infinita di contrattempi. Pioggia, partite precedenti da cinque set e anche una cacca di gabbiano hanno ritardato a dopo la mezzanotte l’inizio del match, terminato alle 3.12. (Julian Finney/Getty Images)

Il video della settimana

Il documentario di Vice Sports con protagonista Reggie Bullock, giocatore dei Detroit Pistons, diventato un’icona per l’uguaglianza del mondo Lgbtq da quando nel 2014 hanno ucciso sua sorella Mia, una transgender, a Baltimora. Lo sport diventa un modo fondamentale per Bullock per dar voce a queste persone.