L’Atletico Madrid del 2024 ha una difesa a malapena migliore di Salernitana e Frosinone

Tutti i miti prima o poi finiscono, anche quello dell'insuperabilità difensiva dei colchoneros.

In una fase storica in cui tutte le certezze accumulate nel Novecento e nei primi venticinque anni dei Duemila stanno venendo meno, non poteva che succedere pure questo: nemmeno della solidità difensiva dell’Atletico Madrid di Diego Simeone possiamo più dirci certi. E dire che questo sembrava un anno promettente per i colchoneros, almeno in Champions League (al campionato l’Atletico ha rinunciato ormai da un pezzo: è quarto in classifica, a 17 punti di distanza dal primo posto del Real), soprattutto dopo la sorprendente eliminazione dell’Inter. Sfavorito e vincitore agli ottavi, l’Atletico era arrivato ai quarti sicuro del suo 50 per cento – anche un tantino abbondante – di possibilità di passare il turno e tornare in semifinale.

Il Borussia Dortmund era avversario notevole ma non spaventoso, e l’Atletico sembrava certo di potercela fare facendo affidamento sul fondamentale sul quale ha sempre fatto affidamento nell’era Simeone: una fase difensiva che spesso è stata impareggiabile, insuperabile, inappuntabile. Anche se i numeri quest’anno dicono tutt’altro, dimostrano come il mito difensivo dell’Atletico sia ormai quello che sono tutti i miti: ricordi e poco più, nostalgia e poco altro. Già si era intuito nella partita di andata contro il Dortmund, che le cose non fossero più quelle alle quali ci siamo abituati: pur in un partita giocata bene, per lunghi tratti anche meglio dell’avversario (soprattutto nel primo tempo), nel finale l’Atletico aveva mostrato incertezze e imprecisioni insolite. Incertezze e imprecisioni delle quali il Dortmund ha approfittato per aprirsi il passaggio che lo ha condotto alla semifinale. Quel gol segnato da Haller all’81esimo minuto della partita di andata ha fatto tutta la differenza del mondo. Nessuno meglio di Simeone quanto importante possa essere anche un gol soltanto, subito o segnato, d’altronde.

Lo sappiamo, alla fine il turno lo ha passato il Borussia Dortmund, grazie alla nettissima vittoria al Signal Iduna Park (4-2). Quattro gol che stabiliscono un quasi record negativo per l’Atletico e cancellano definitivamente il mito difensivo di cui sopra: nel 2024, ci sono soltanto tre squadre nei principali cinque campionati europei che hanno subìto più gol dell’Atletico. Sono, nell’ordine: la Salernitana, con 38 gol subiti in 15 partite; lo Sheffield United, con 40 in 14 partite; e il Luton Town, con 41 in 18. Al quarto posto in questa classifica dell’instabilità difensiva c’è proprio l’Atletico, che a sua discolpa può dire di aver giocato molte più partite della “concorrenza” (23), giustificazione che però non basta certo a spiegare i 36 gol incassati. L’unica consolazione, per Simeone, viene dalla buone probabilità di risalire questa classifica entro la fine della stagione. Al momento c’è una squadra che ha subìto lo stesso numero di gol subiti dell’Atletico, avendo giocato però soltanto partite: il Frosinone. Siamo sicuri che entro la fine della stagione il Frosinone avrà subìto molti più gol dei Colchoneros. Non siamo sicuri questo basterà a consolare Simeone.