Quello che state leggendo è il sito che mantiene una promessa. L’avevamo fatta a noi stessi, prima che a voi: non andremo on line con un sito che non sia quello che vogliamo davvero. Undici stava prendendo forma: trimestrale di carta e quotidiano sul web. E mentre lo stavamo creando ci dicemmo esattamente quello: quando avremo il sito che ci rappresenta, che ci identifica, che raccoglie lo spirito di quest’avventura, andremo on line.
Ci siamo stati su internet. Anzi ci siamo dall’esatto momento in cui Undici è nato. Ma era un sito d’appoggio, era una testimonianza. Stavamo lavorando a rendere il trimestrale di calcio così com’è. Strano no? Nel 2014 una rivista che nasce con l’idea che la carta abbia un senso e pure un futuro. Noi lo pensiamo da sempre, così come pensiamo che non possa esistere un prodotto editoriale che non abbia una sua versione on-line che ne identifichi esattamente lo spirito, la linea, la filosofia. Undici è un media complesso e semplicissimo, perché è un’idea, oltre che un prodotto. Dare al calcio un linguaggio e un’estetica alti.
Questo sito ora ci rappresenta. Siamo on line in contemporanea con l’uscita del quarto numero di carta, quello che ci accompagnerà fino al primo compleanno della rivista. Il sito completa un progetto che ha l’ambizione di creare un media contemporaneo che si muove su tutti i mezzi che ha a disposizione, off e on line. Edizione web, edizione cartacea, social network, eventi, festival: ciascuno con la sua specificità, con la sua velocità, con la sua lunghezza, rappresentano un incastro con il resto. Ciò che c’è e ciò che arriverà, perché abbiamo in programma nuovi progetti e nuove idee. Insieme sono e saranno il sistema Undici, che entra ed esce dalle notizie d’attualità e le sviluppa: personaggi, storie, idee, dibattiti. L’approfondimento è la nostra strada: spiegare, raccontare, analizzare. Scegliere. C’è una quantità infinita di informazioni in giro: nessuno di noi, oggi, sfugge alle notizie. Ci si inciampa, pur non volendo. Con gli smartphone collegati ai social media o ai siti di news, con i giornali, con le tv, con le radio. Eppure noi sentiamo la necessità di entrare di più nelle storie. È ciò che ci ha spinto a creare Undici e ciò che ci spinge a creare il sito che ne è l’anima digitale. Perché cambiano i tempi: qui più veloci, sulla carta più lenti; cambia il mezzo di espressione, ma non il principio: Undici è verticale, deve essere profondo, documentato. Deve scegliere e offrire ai suoi lettori le sue scelte.
Abbiamo contemplato dall’inizio l’idea dell’errore: scegliere può significare sbagliare. Ma se oggi un media non seleziona che cosa raccontare e come raccontarlo non fa il suo lavoro al meglio. Restiamo convinti che il nostro compito sia trovare ciò che riteniamo meritevole di approfondimento, di individuare fenomeni e argomenti di dibattito. È il senso dell’esistenza stessa dell’editoria contemporanea. E per noi è la nostra ragione sociale. La fiducia di chi ci legge è l’obiettivo. Questo sito ci sembra bello. Farlo diventare interessante tocca a noi. Dire se ci riusciremo o no, invece, è compito vostro. Buona lettura.