Le nuove Hypervenom (anche) da street

Le nuove scarpe presentate da Neymar a Berlino, che escono anche in versione indoor ed erba sintetica.

Erano ai piedi di Neymar Jr. durante la partita di Berlino vinta dal suo Barcellona contro la Juventus, in una delle finali più belle degli ultimi tempi. Facevano capolino, col loro caratteristico abbinamento di colori grigio e arancio e un motivo a zig zag che riprende i movimenti in campo del campione che le indossa. Di cosa parliamo? Delle Hypervenom II, secondo capitolo della saga Nike inaugurata nel 2013.

La novità più visibile del nuovo modello è il flyknit collar, applicato per la prima volta a questo modello, ma non è l’unica: dettagli come NikeSkin, il celebre ACC (All Conditions Control), si trovano per la prima volta tutti insieme in unico modello, rendendo a tutti gli effetti la nuova Hypervenom la scarpa da calcio più performante per chi fra i giocatori basa tutto sulla velocità nello stretto e sul colpo improvviso. «Mi sento molto a mio agio con le Hypervenom II», ha raccontato lo stesso Neymar Jr., «riesco a cambiare facilmente direzione, accelerare e saltare i difensori senza esitazione. In più adoro il look della scarpa».

La Hypervenom II è stata presentata con un evento proprio a Berlino nel giorno della finale di Champions. Oltre cinquanta fra influencer, blogger e giornalisti hanno potuto provarla durante una sessioni di allenamenti, cui hanno preso parte anche campioni del calibro di Mario Gomez e Thiago Alcantara, con conseguente partita nel bello stadio dell’ Fc Union Berlin. Ma le novità in casa Nike Football non finiscono qui: il giorno prima era infatti stata svelata, sempre a Berlino in un’apposita arena costruita da Nike in città, dai designer Max Blau e Nathan Vanhook la nuova HypervenomX, dedicata al calcetto e a tutte le declinazioni urbane del calcio. Il modello riprende in tutto e per tutto quello della “sorella” creata per il calcio a 11 e questo in sé rappresenta la prima grande novità: una della grandi famiglie Nike, Hypervenom, viene appunto da oggi declinata in tutto il mondo calcio, senza più distinzioni fra stadi professionali e campetti cittadini, campioni e amatori.