Il portiere, secondo Galeano

In un video-omaggio, i numeri uno dell'Athletic Bilbao, di ieri e di oggi, leggono alcune pagine del saggista e scrittore uruguagio.

Galeano

Eduardo Galeano e José Ángel Iribar avrebbero formato una bella coppia. Il primo, saggista e giornalista, ha saputo raccontare come pochi il gioco del calcio; il secondo è stato il portiere della Spagna nei vittoriosi europei del 1964, ma anche un uomo simbolo per la politica dei Paesi Baschi. Fu lui, in una partita del 1976, a far ricomparire per la prima volta in pubblico la bandiera Euskadi. Il Generalissimo Franco era morto da appena un anno.

L’Athletic ha ricomposto questa coppia in un video omaggio al letterato uruguagio, venuto a mancare nello scorso aprile e noto sostenitore del club Zurigorriak (biancorosso in basco). Proprio Iribar apre il montaggio, leggendo un passo de El fútbol a sol y sombra, libro di Galeano sulle storie del pallone. Galeano scrive così del portiere: «El arquero, también lo llaman portero, guardameta, golero, cancerbero o guardavallas, pero bien podría ser llamado mártir, paganini, penitente o payaso de las bofetadas». Insieme e dopo Iribar, leggono anche Ainhoa Tirapu de Goñi, Gorka Iraizoz e Iago Herrerín, i portieri dell’Athletic maschile e femminile.

La produzione del video è legata al club di lettura dell’Athletic Club e al Letras y fútbol, festival di calcio e letteratura in corso di svolgimento nella città basca.