L’Australia scopre il calcio

Il 16 novembre 2005, John Aloisi batte e segna il rigore decisivo per portare i Socceroos ai Mondiali di Germania.
di Redazione Undici 17 Novembre 2015 alle 13:57

John Aloisi era passato per Cremona e non aveva lasciato ricordi indelebili. Quattro reti in due stagioni, dal 1995 al 1997, per poi reinventarsi attaccante dal gol facile in Spagna ed Inghilterra. Dieci anni dopo la sua esperienza italiana, Aloisi è il simbolo calcistico di una nazione che non ha ancora scoperto il calcio.

È il 2005, e l’Australia gioca il suo quarto spareggio in quattro qualificazioni Mondiali. Ha perso i primi tre, ma stavolta è diverso: gli avversari vestono la maglia Celeste dell’Uruguay, e rispetto a oggi sono poca cosa. All’andata vincono 1-0, ma a Sydney vengono subito raggiunti da un gol di Mark Bresciano. I supplementari scivolano via, si va ai rigori. Per gli uruguagi sbagliano Rodríguez e Zalayeta, respinti da Mark Schwarzer; per i Socceroos un solo errore, di Mark Viduka.

Il penalty decisivo tocca proprio a John Aloisi, che segna e riporta la sua Nazionale ai Mondiali 32 anni dopo l’ultima volta. Quel rigore, in Australia, diventerà semplicemente That penalty. Quella notte sarà ricordata per sempre come That night. Quella notte, esattamente dieci anni fa, l’Australia scopre il calcio. Copa90 racconta quei momenti con un documentario in cui parlano i Socceroos di allora: Jason Culina, Steve Corica e, ovviamente, John Aloisi.

>

Leggi anche

Calcio
Semih Kilicsoy è una grande sorpresa, ma non è esattamente sbucato fuori dal nulla
L'attaccante del Cagliari, grande rivelazione degli ultimi turni di campionato del 2025, è uno dei talenti più interessanti prodotti dal calcio turco.
di Redazione Undici
Calcio
La Coppa d’Africa ha un grande problema: gli stadi sono mezzi vuoti nonostante i biglietti risultino sold out
Si sono quindi creati dei casi paradossali, come nell'esordio dell'Algeria dove c'erano quasi diecimila persone in meno rispetto a quelle previste
di Redazione Undici
Calcio
Il progetto Insuperabili e il grande potere del calcio come inclusione
Intervista a Davide Leonardi, che dal 2012 è un punto di riferimento per gli atleti diversamente abili: così, insieme a BMW, lo sport diventa un mezzo di integrazione.
di Redazione Undici
Calcio
I risultati europei del Bodo Glimt hanno portato molti soldi agli altri club norvegesi, che però non li hanno condivisi con le squadre di seconda divisione
Una decisione che stride con un modello calcistico fondato sulla crescita organica e corporativa.
di Redazione Undici