Bale in trappola

Le difficoltà del gallese a Madrid, tra problemi dentro e fuori dal campo: le critiche, i gol non decisivi, la convivenza con Ronaldo. Ritorno in Premier vicino?
di Redazione Undici
07 Gennaio 2016

Per l’esattezza, dicono fonti madridiste, erano 95. Ma Gareth Bale è entrato nella storia del calcio come il primo “mister 100 milioni”. A Madrid, purtroppo per lui, il clamore attorno alla sua figura si è scatenato più per quella cifra, che per quanto fatto vedere in campo. E, dopo quella rete segnata al Barça in finale di Coppa del Re nel 2014, la considerazione di stampa e tifosi – e probabilmente anche società – è scemata gradualmente. Al punto da intensificare voci su un possibile ritorno di Premier League: dopo i rumours dei mesi passati, sembra che Chelsea e Manchester United vogliano fare sul serio e offrire alle merengues una cifra vicina a quella da record versata al Tottenham due anni e mezzo fa.

Ad oggi, la Coppa del Re del 2014 è l’unico trofeo nazionale che Bale ha vinto con il Madrid.

Quest’anno Bale ha segnato 9 gol in 15 partite tra campionato e Coppa (dopo un anno da soli 13 gol nella Liga), ma la maggior parte di queste sono state ininfluenti (quattro reti segnate nel 10-2 al Rayo Vallecano, due nel 5-0 al Betis). È questa l’accusa principale: non essere decisivo nelle partite che contano. Le deludenti prestazioni contro la Juventus, nelle semifinali della scorsa Champions, ne sono state la riprova. A Torino, nel match di andata, è sembrato totalmente avulso dal gioco: è stato il giocatore che ha toccato meno palloni di tutta la squadra, al punto che ha completato meno passaggi di Casillas (16 a 21). Un mese fa, lo stesso Bale ha ammesso di non star rendendo al meglio: «Non so perché non sono lo stesso del Tottenham. Forse perché questo è un campionato diverso dalla Premier, con un altro stile di gioco». Oltre ai gol, in Spagna sono diminuiti anche i dribbling: 1,6 a partita, 24esimo nella graduatoria generale della Liga.

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Nelle difficoltà del gallese, c’entra molto la dicotomia con Ronaldo. Complice la presenza in campo del portoghese, dal suo arrivo a Madrid Bale è stato dirottato a destra, cioè sulla fascia opposta rispetto a quella dove giocava in Inghilterra, e da dove poteva far valere maggiormente le sue capacità balistiche con il piede sinistro. Una convivenza complicata che si estende anche fuori dal campo: il gallese era uno dei pochi schierati dalla parte di Benítez, ed essere dalla parte del tecnico ex Napoli significa anche occupare la sponda opposta a quella di Ronaldo, ancelottiano convinto. Fino a quando la tensione non è diventata pubblica, per via dell’intempestiva uscita di Jonathan Barnett, agente di Bale, che qualche settimana fa disse che «l’obiettivo di Gareth è diventare il miglior giocatore al mondo, non essere un modello o vendere biancheria intima», con chiara allusione al portoghese. Ronaldo, ovviamente, non l’ha presa bene, esigendo le pubbliche scuse di Barnett.

4 gol e 1 assist, lo scorso 20 dicembre contro il Rayo Vallecano.

La difficile stagione di Bale ha anche ragioni fisiche: il gallese ha già saltato già otto partite per un duplice infortunio al muscolo soleo della gamba sinistra. Tra la prima e la seconda lesione, Bale ha giocato appena 65 minuti con il Real: sotto accusa è finito lo staff medico merengue (ben dieci infortuni muscolari nei primi due mesi di campionato), ma sono spuntate anche perplessità sull’integrità fisica dell’ex Tottenham. Addirittura, secondo fonti gallesi, Bale avrebbe smesso di guidare auto di lusso per ridurre al massimo il rischio di infortuni.

In più, oltre alle difficoltà di affermarsi in un contesto ultracompetitivo e alle pressioni che gli derivano dalle altissime aspettative, l’impressione è che Bale non sia troppo tranquillo a Madrid dal punto di vista personale. Più volte i tifosi se la sono presa con lui, con insulti e danneggiamenti alla sua auto. Con l’esonero di Benítez, le possibilità che Bale lasci Madrid sono in aumento. Il Daily Mail ha scritto che il Manchester United vorrebbe fortemente il gallese, al punto da pareggiare i milioni che il Madrid ha speso per il suo acquisto. Anche Harry Redknapp, suo mentore nel Tottenham, ha caldeggiato un possibile ritorno in Premier: «Con lui lo United vincerebbe la Premier League».

 

Nell’immagine in evidenza, Gareth Bale seduto sul campo, durante il match contro lo Shakhtar Donetsk. Denis Doyle/Getty Images
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