Stadi nuovi, stadi belli

Il sito Stadium DB ha premiato gli impianti inaugurati negli ultimi mesi: un viaggio fotografico per scoprire ogni aspetto innovativo, dettaglio, curiosità.

Così interessanti da meritare un contest. Gli stadi inaugurati nel 2015 sono tanti, e tutti con soluzioni architettoniche accattivanti: il sito Stadium DB ha perciò formato una giuria, composta da architetti – tra i quali César Azcárate, Chris Dite, Andrew Edge, Dipesh Patel, José Ribas -, incaricata di premiare i migliori. Ecco i primi dieci: al primo posto c’è il Matmut Atlantique di Bordeaux. Il voto popolare, invece, ha invertito l’ordine delle prime due posizioni, premiando il BBVA Bancomer di Guadalupa.

1. Matmut Atlantique (Bordeaux, Francia)

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È uno dei nuovi quattro stadi francesi (insieme a quelli di Lilla, Lione e Nizza) realizzati recentemente in occasione degli Europei 2016. Il Matmut Atlantique è diventata la nuova casa dei Girondins di Bordeaux: costato 183 milioni di euro, ha una capienza di 42.115 posti a sedere, 4.400 posti business, 200 in tribuna stampa e 300 riservati ai disabili. Realizzato grazie a una joint venture tra Vinci e Fayat, responsabili della gestione dell’impianto per 30 anni (il Bordeaux paga 3,7 milioni l’anno per l’affitto), in partnership con la Regione e il Comune, lo stadio è stato firmato dallo studio Herzog & de Meuron.

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Architettonicamente, è un’opera unica nel suo genere, non associabile a nessun altro stadio: monumentale e leggero al tempo stesso, grazie anche a un contesto quasi deserto, occupato solo da qualche vegetazione. Esteriormente, un nugolo di colonnine esili che si poggiano sulla struttura è l’espediente visivo più immediato. Una lunga scalinata porta gli spettatori all’interno dello stadio, che assume una forma di tronco di cono rovesciato. Una promenade, con stand, chioschi, servizi, corre in uno spazio semi-aperto. All’interno, la visuale del campo è perfetta da ogni posizione, e anche l’acustica è ottimale, il che crea una meravigliosa atmosfera.

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2. Estadio BBVA Bancomer (Guadalupa, Messico)

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I tifosi del Monterrey hanno dovuto pazientare anni per avere il nuovo stadio: dopo diversi rinvii dei lavori, il BBVA Bancomer è stato finalmente inaugurato lo scorso agosto, con un’amichevole vinta contro il Benfica, proprio in concomitanza con i festeggiamenti del 70esimo anno del club. Con 53.000 posti, è il terzo stadio più grande del Messico, il primo interamente costruito e gestito da privati: è stato infatti voluto dalla FEMSA, proprietario del Monterrey (dove ha sede il gruppo), colosso delle bevande in America Latina e maggior imbottigliatore di Coca Cola nel mondo. Costo stimato dell’opera 200 milioni di dollari.

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Lo stadio sorge a Guadalupa, un agglomerato urbano di mezzo milione di abitanti a una manciata di minuti da Monterrey. C’entra, in parte, anche il piano di sviluppo di un’area cittadina a bassi ritmi commerciali e turistici. La particolarità più evidente dell’Estadio BBVA è il rivestimento esterno, in stagno, che ricorda la tradizione di carpenteria della zona e, esteticamente, cambia luce in relazione all’esposizione al sole. All’interno ci sono 324 skybox, un numero tra i più alti al mondo.

3. Zhanjiang Olympic Center Stadium (Zhanjiang, Cina)

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Immaginate uno stadio immerso in una laguna, e non a Venezia. Ma un progetto futuristico che sorge a Zhanjiang, nel punto più meridionale della Cina: qui, sei anni fa, si vedevano solo pescatori. Oggi il boom edilizio, che si estende per 184.000 metri quadrati e ingloba anche piazze, aree verdi e una nuova spiaggia pubblica, si è sviluppato proprio attorno allo stadio, i cui lavori sono cominciati nel 2011. Inaugurato lo scorso 11 luglio, ha una capacità di 39.000 posti: costo, circa 340 milioni di dollari.

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Il progetto è stato realizzato dal Gruppo CCDI: allo stadio, e alle due grandi palestre e alla piscina attigue, è stata data la forma di conchiglie sparse sulla spiaggia. Attorno allo stadio, poi, corre un nastro, biancastro di giorno, illuminato e brillante di notte.

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4. Haixia Olympic Center Stadium (Fuzhou, Cina)

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A vedere dall’alto il complesso dell’Haixia Olympic Center, si nota subito la soluzione visiva, audace e ricercata: ricreare la sagoma di un corridore nell’atto di esultare. La testa è l’arena indoor da quasi 13mila posti, con ai lati una piscina e un’arena da tennis che ne rappresentano le braccia sollevate; una serie di rampe, che nella visione completano il busto, portano allo stadio, che con la struttura del tetto forma le gambe della sagoma. Il complesso, dal costo di 455 milioni di dollari e con un’estensione di quasi 400.000 metri quadrati, è stato costruito in occasione dei primi Giochi della gioventù cinesi (ma i lavori non sono stati completati in tempo). Lo stadio ha una capienza di 60mila posti, funzionale per il calcio e l’atletica.

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5. Avaya Stadium (San José, USA)

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Uno stadio compatto, da 18.000 posti, e con un’ottima visuale: così si presenta l’Avaya Stadium, nuova casa dei San José Earthquakes. Presentato come stadio all'”europea”, in realtà ha una caratteristica tutta sua: il tetto piatto che corre per tre lati (27 metri), interrompendosi in coincidenza di una curva. A questa estremità sorge un bar, proprio alla base del maxischermo: con 338 metri quadrati, con la vista che si apre al terreno di gioco, è il bar all’aperto più grande di tutti gli Stati Uniti.

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Avaya, il colosso tecnologico che ha acquisito i naming rights dello stadio, ha voluto un impianto smart e iper-connesso, con una rete wifi ad alta velocità e numerose possibilità, per lo spettatore, di interagire tramite i messaggi o tweet con applicazioni create ad hoc.

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6. Estadio Cuauhtémoc (Puebla, Messico)

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In questo caso, si tratta di un profondo ammodernamento di un impianto costruito nel 1968. Sono stati messi a nuovo tetto e seggiolini, e c’è un rivestimento esterno particolarissimo, in Etfe, che alterna il bianco e l’azzurro, e che diventa blu elettrico da illuminato, la sera. I posti a sedere sono 51.000.

7. Ordos Sports Center Stadium (Ordos, Cina)

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Situato nella Mongolia interna, a Ordos, dove poco tempo fa Dezeen ha realizzato un reportage. «A failed utopia: things get weird. Empty streets, deserted residential compounds, decaying monuments, abandoned museums, half-finished stadiums…». Lo stadio principale ha subito numerosi rinvii prima che fosse completato nella scorsa estate: 60.000 posti a sedere, un miliardo di euro il costo di realizzazione contando anche la costruzione della piscina e dell’arena indoor.

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L’impatto visivo è evidente, con una serie di colonne massicce che congiungono i vari impianti, tra i quali lo stadio è il più appariscente, con un colonnato imponente (sono 46 pilastri) che deve restituire l’immagine di una sella, omaggio alla centralità dei cavalli della cultura mongola. All’interno, i seggiolini sono ripartiti in due grandi anelli, di colore diverso, giallo e verde, per rappresentare visivamente un grande prato in fiore.

8. Bakı Olimpiya Stadionu (Baku, Azerbaigian)

Previews - Baku 2015 - 1st European Games

L’Azerbaigian, negli ultimi anni, ha dato il via a un progetto che renda competitivo il calcio nazionale: la costruzione di questo stadio nella capitale ne conferma i piani. Una struttura imponente, da quasi 70mila posti, che sarà tra gli stadi ospitanti delle gare di Euro 2020. Il rivestimento esterno è in Efte: se di giorno ha una fisionomia neutra, è con il buio che assume un grande fascino, essendo in grado di illuminarsi e anche di fungere da schermo. Ci sono tre anelli sui lati lunghi del campo e due su quelli corti.

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La cerimonia di chiusura ai Giochi Europei di Baku. Matthias Hangst/Getty Images for BEGOC

9. Stade Municipal de Kintélé (Brazzaville, Congo)

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Lo stadio sorge in un’area praticamente deserta, ed è stata individuata come luogo ideale per costruire lo stadio più grande del Paese, da 60mila posti. L’opera è stata finanziata dal governo cinese, così come cinese è il progetto architettonico (tra cui la stessa CCDI che ha promosso l’impianto di Zhanjiang): come questo e altri modelli, allo stadio principale si accompagnano una piscina e un’arena indoor. L’esterno presenta un’appariscente struttura in oro, in 16 segmenti a raggiera, un design direttamente ispirato al sole.

Federico Scoppa/AFP/Getty Images

10. Suita City Football Stadium (Osaka, Giappone)

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È il nuovo stadio del Gamba Osaka: la struttura del tetto è particolare, con una copertura quadrupla a capriate a ridosso degli angoli. In questo modo, è stato possibile ridurre la quantità di acciaio del 40% e si è reso l’impianto resistente ai terremoti. È solo uno degli aspetti che fa di questo stadio un gioiellino in ottica efficienza: la metà dell’acqua (5.500 tonnellate) necessaria per i servizi igienici viene raccolta durante le piogge, il tetto ha un impianto di energia solare a 500 kW, mentre i proiettori sono il primo sistema a LED del Giappone, capaci di ridurre il consumo di energia elettrica del 27%. Non solo: può servire come deposito di emergenza (480 metri quadrati) o riparo per un massimo di 800 residenti.

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Nell’immagine in evidenza, il Matmut Atlantique di Bordeaux. Laurence Griffiths/Getty Images