Il numero 9 di Undici è un elogio a una profonda idea di calcio. L’idea di un calcio ragionato e pregno di classe, che nasce con Cruijff e prosegue con Pep Guardiola. Proprio al tecnico del Bayern è dedicata la copertina del nuovo numero; Guardiola l’allenatore più influente del secolo, l’uomo che ha nuovamente rivoluzionato l’idea di calcio contemporaneo. Per capirlo l’abbiamo sezionato e raccontato: la sua personalità, l’idea tattica, il business, la legacy. «Perché nonostante sia nel pieno della sua carriera, Guardiola ha già lasciato un’eredità».
Il nuovo Undici analizza il fenomeno Guardiola attraverso le parole di quattro grandi firme: James Montague scrive della personalità del mister catalano, del suo essere sergente ma con garbo; Michele Tossani studia la sua l’idea di calcio, liquida e cangiante ma sempre innovativa; Jonathan Wilson analizza il fenomeno Guardiola come brand, icona globale e generatore di profitti per le squadre che allena; Paolo Condò si confronta con la legacy dell’allenatore spagnolo e l’obbligo di vincere sempre, nonostante quello che ha già vinto.
In aggiunta troverete una serie di infografiche e quotes che delineano il personaggio in maniera completa. I suoi risultati sezionati numero per numero, ogni titolo ottenuto e risultato conseguito viene sviscerato in maniera completa e accurata. Ma anche Guardiola in idee, personalità, uomo oltre il campo e punto di riferimento. Come il resto del calcio percepisce l’icona di maggior classe e capacità del nostro tempo.
A pochi giorni dalla morte di una leggenda calcistica come Johan Cruijff, ospitiamo lo straordinario racconto di Federico Buffa del campione olandese, andato in onda su Sky Sport. Un inserto per commemorare uno dei calciatori più forti di sempre e scoprirne origini, aneddoti, pensieri.
Ancora, un reportage fotografico dalla curva del Borussia Dortmund: perché tifare per i giallo-neri al Signal Iduna Park è una questione di luci, colori, energia e un muro giallo che non smette mai di fremere. Abbiamo analizzato, inoltre, Roman Abramovich, presidente del Chelsea: chi è davvero quest’uomo, raccontato da chi lo conosce bene. Un milionario galante che ha cominciato vendendo bambole in un mercato all’aperto nel cuore di Mosca, fino al grande intuito imprenditoriale che gli ha permesso negli anni di acquistare squadre, calciatori e proprietà. Un magnate, un oligarca che tratta sempre tutti con il sorriso, criptico ma affabile; un personaggio che di sé lascia trapelare sempre poco. Simon Kuper sviscera storia, vita e fortune di uno degli uomini più potenti del calcio.
Ma Abramovich non è il solo presidente ad avere una storia complessa: Oscar Cini ha scandagliato le storie di alcuni dei più emblematici e controversi proprietari di club, dodici storie e dodici ritratti di potenti uomini di calcio. Più una riflessione sul ruolo del presidente e l’evoluzione di questi ultimi anni. Restando in Europa, abbiamo intrapreso un viaggio – con i colleghi di So Foot – tra le strade di Molenbeek, un luogo considerato culla del terrorismo in Europa ma che è anche luogo di calcio. L’RWD Molenbeek, fondato nel 1973 e campione di Belgio nel 1977, rappresenta l’emblema di una città che fatica a trovare una giusta dimensione. Una località compressa tra un passato glorioso che fatica a tornare e un’attualità sempre troppo scottante. Molenbeek è la cartina tornasole dell’integrazione in Europa? Lo analizziamo nel nostro reportage.
Giorgio Burreddu ha intervistato Roberto Donadoni, un allenatore capace di lasciare traccia di sé ovunque sia andato. Prima da calciatore, poi da allenatore ha sempre costruito percorsi coerenti e in linea con le proprie ambizioni. Dal passato contadino alle vittorie da calciatore, le prime esperienze in panchina e quella formativa con la Nazionale maggiore; per arrivare a Parma e Bologna, l’ultima tappa di una carriera mai banale.
Francesco Paolo Giordano è stato a Milanello per parlare con Alex, una seconda giovinezza vissuta in maglia rossonera e il ruolo di leader silenzioso acquisito per diritto. A 33 anni ha ancora intatto il piacere di stare in campo; un calciatore che è esempio di esperienza, pragmatismo e costanza. Malcom Pagani ha incontrato Valerio Mastandrea: la Roma, la curva, la sofferenza per una squadra che lo ha portato a conoscere gioie e sofferenze, volti e luoghi nuovi. Un confronto su come rimanere squisitamente e intimamente romanisti, al di là delle difficoltà di rimanere uomo di curva.
Come vive una squadra di calcio quando viaggia in una trasferta europea? Un viaggio di Davide Coppo tra le mura del Rosa Grand Hotel a Milano ci spiega com’è la vita di un calciatore durante i giorni pre-gara. L’albergo preferito del Barcellona nelle ultime trasferte, luogo di isolamento, sicurezza e privacy massima, ma anche di piccoli e spiacevoli inconvenienti. Paolo Condò ci trasporta in Cile: un viaggio a San José durante l’angosciante estate di tre anni fa in cui trentatré minatori rimasero intrappolati a un chilometro di profondità, con una Nazione intera ad attendere il momento del salvataggio.
Lo speciale motori ci permette di aprire una larga panoramica sulla stagione Mondiale, sia di F1 che di MotoGp: tra ritratti di Bernie Ecclestone e Nico Rosberg, il romanzo del Motomondiale a firma Giorgio Terruzzi, l’analisi del circuito di Spa Francorchamps, lo studio del Team Ferrari, analizzando il gruppo uomo per uomo, e un approfondimento sul momento dei Pit Stop. Chiudono lo speciale i numeri dei due mondi motoristici, un confronto tra prestazioni, tempi, curiosità e differenza tra Formula Uno e MotoGp.
Ci vediamo in edicola e libreria: da domani a Milano, dal 14 nel resto d’Italia.