Re di América

Per il secondo anno di fila, l'América ha vinto la Concacaf Champions League, battendo i connazionali del Tigres sia all'andata sia al ritorno.

In Europa il bis in Champions manca dal 1990 con il Milan, in Nordamerica le cose vanno un po’ diversamente: battendo i connazionali del Tigres UANL, l’América ha vinto la Concacaf Champions League per il secondo anno di fila e per la settima volta nella sua storia. Diventando, al tempo stesso, la squadra che per più volte ha vinto il trofeo, staccando il Cruz Azul: un altro record da aggiungere a quello già detenuto di primatista di campionati messicani vinti (12).

L’América ha vinto con merito, battendo il Tigres sia all’andata sia al ritorno. Il 20 aprile, in trasferta, Las Aguilas vinsero 2-0 con le reti di Benedetto e Martínez. Quanto bastava per affrontare con relativa calma il ritorno allo storico Azteca di Città del Messico. Il gol di Gignac, l’ex Marsiglia da quest’anno al Tigres, ha però mantenuto il discorso aperto fino alla metà del secondo tempo, quando l’América ha pareggiato la gara con Arroyo e successivamente vinta con un rigore di Martínez.

FBL-CONCACAF-AMERICA-TIGRES-FINAL

Per l’América, miglior marcatore del torneo è stato l’ecuadoregno Michael Arroyo con 5 centri, anche se l’uomo più rappresentativo rimane Oribe Peralta, considerato uno dei migliori attaccanti messicani (21 reti in Nazionale) nonostante abbia giocato in patria per tutta la carriera.

Per l’undicesimo anno di fila, a vincere la Concacaf Champions League è stata una squadra messicana: l’ultimo acuto di una compagine di diversa nazionalità è stato nel 2005 con i costaricensi del Saprissa. La superiorità dei club messicani è stata chiara anche nelle semifinali, con la presenza di quattro club su quattro (oltre América e Tigres anche Santos Laguna e Querétaro).

 

Nell’immagine in evidenza, Michael Arroyo festeggia il gol segnato in finale contro il Tigres. (Yuri Cortez/AFP/Getty Images)