Tolstoj e il tennis

Una foto dell'autore di Anna Karenina lo mostra intento a impugnare una racchetta durante un doppio. Eppure considerava il tennis "un lusso bizzarro per nuovi ricchi".

Una foto in bianco e nero mostra un uomo anziano, una barba da patriarca di una Chiesa orientale, in primo piano si erge sicuro con in mano una racchetta di legno. Un vestito elegante che pare uscito da una sorta di matrimonio popolare. La didascalia riporta il nome di Lev Nikolàevič Tolstòj. Dall’altra parte della rete c’è una donna in un caftano lungo che arriva fino alle caviglie; potrebbe essere sua figlia e confidente, Alexandra? Le altre figure nella diapositiva sono più difficili da riconoscere. Nessuno è riuscito a scoprire di più riguardo la provenienza della foto; vista per la prima volta da una blogger di The Millions in un tweet di Elif Batuman, staff writer e studiosa di letteratura russa. Batuman dice di averla scoperta a sua volta grazie a un pin di qualcuno associato alla casa editrice Einaudi, ma nulla ci resta se non la domanda: Tolstoj amava giocare a tennis?

Altre foto di Tolstoj in campo sono state pubblicate in The Bud Collins History of Tennis, datato 1896; con lo scrittore intorno all’età di 68 anni. In questa immagine indossa una spessa camicetta nera simil-cotone con una cintura in vita, la racchetta cadente stretta nella mano destra e quella che sembra una palla da tennis in uno stivale. L’espressione irata ma controllata lo fa apparire come qualcuno che ha appena perso un punto.

1884: 'Tennis in the Snow' by Arthur Hopkins. A man slipping and falling during a mixed doubles match in the snow. Original Publication: The Graphic (Photo by Rischgitz/Getty Images)
Tennis in the Snow di Arthur Hopkins, datato 1884 (Rischgitz/Getty Images)

Che cosa ha portato Tolstoj ad avvicinarsi al tennis così tardi nella vita? Intorno ai quarant’anni lo considerava soltanto un lusso bizzarro, un passatempo per nuovi ricchi, qualcosa di non autentico. Questo è ciò che conosciamo grazie alla parte 6 del Capitolo 22 di Anna Karenina, scritto mentre il tennis sull’erba veniva sviluppato dal Maggiore Walter Clopton Wingfield, un ufficiale dell’esercito britannico. Si potrebbe pensare che Tolstoj disprezzasse il tennis e tutto ciò che rappresentava, mentre un volumetto dal titolo How Count Tolstoy Lives and Works, scritto da P.A. Sergeenko, giornalista e contemporaneo dell’autore russo, pubblicato in inglese nel 1899, descrive dettagliatamente come Tolstoj trascorresse intere ore e settimane su un campo da tennis istituito nella sua tenuta di Jasnaja PoljanaSergeenko racconta addirittura una sfida dopo cena, di cui è testimone, descrivendo Lyeff Nikolaevitch come «un appassionato del gioco. Gioca con ardore e con il fuoco, ma senza perdere le staffe. Il costante lavoro su se stesso si fa sentire anche in un gioco come quello del tennis».

Tracce di Tolstoj tennista sono rintracciabili, secondo Gerald Marzoratti, in un altro libro, una biografia dell’autore pubblicata nel 1910 e scritta da Aylmer Maude. Maude, insieme con la moglie Louise, strinse amicizia con l’autore di Anna Karenina, traducendo alcuni suoi romanzi e saggi in inglese. Nel suo The Life of Tolstoy: Later Years, Maude, che era più giovane di Tolstoj di trent’anni, racconta di aver giocato a tennis con lui, descrivendone lo stile come ancora rudimentale e poco evoluto rispetto al più duro modo di giocare sviluppatosi in epoca recente sui campi d’Inghilterra. Tolstoj effettuava ancora lunghi scambi fatti di pallonetti, parabole ad arco che superavano di parecchi metri la rete. Va detto che Tolstoj era al tempo piuttosto miope; ma la rapidità dei suoi movimenti viene descritta da Maude come «assolutamente notevole, e mi ha sorpreso quando ha vinto i set in cui ci siamo affrontati, anche perché io ero abitato a giocare abbastanza spesso e abbastanza bene». Questo è quanto sappiamo dell’amore per il tennis di uno degli autori più importanti dell’800, un mistero nascosto dietro una diapositiva trovata per caso.