La Nazionale di El Salvador infatti denunciato un tentativo di combine durante la partita contro il Canada, valida per la qualificazione ai Mondiali 2018. Ricardo Padilla, uomo d’affari salvadoregno, avrebbe contattato telefonicamente il capitano Nelson Bonilla offrendo a lui e ai compagni del denaro per alterare l’esito dell’incontro. La ricompensa sarebbe variata a seconda del risultato: 30 dollari per ogni minuto giocato in caso di vittoria e 7 dollari al minuto in caso di sconfitta per 1-o, fino a raggiungere una cifra massima di 3mila dollari a testa. Una sorta di incentivo per El Salvador, ultima nel girone e senza alcuna speranza di passare il turno, a dare il massimo per evitare un largo ko.
«Vogliamo chiarire sin da subito che siamo contrari a cose di questo tipo», ha dichiarato Bonilla nel corso di una conferenza stampa indetta dalla Nazionale, nella quale è stato anche diffuso l’audio della conversazione. Non è la prima volta che il calcio salvadoregno viene travolto da uno scandalo del genere: nel 2013 furono sospesi a vita 14 atleti dopo un tentativo di manipolare una gara. Padilla, nel frattempo, intervistato dal quotidiano locale La Prensa Grafica si è così difeso: «Sarà l’indagine ad accertare come sono andate le cose. Ognuno è libero di vedere la vicenda come meglio crede, sia in negativo che in positivo». El Salvador ha poi perso per 3-1 contro il Canada, ma il contemporaneo pareggio per 0-0 dell’Honduras contro il Messico ha vanificato la vittoria dei nordamericani, che hanno così fallito la qualificazione alla fase seguente.
