L’Arsenal ha fatto l’Arsenal, ancora

Ha mancato l'aggancio in vetta perdendo contro l'Everton, in un modo squisitamente Gunners.

Tra un Manchester City smarrito dopo le sconfitte contro Chelsea e Leicester, un Liverpool incapace di vincere negli ultimi due turni e il portiere Karius attaccato da mezza stampa inglese e da Jamie Carragher, un Manchester United dal rendimento decisamente sotto le aspettative, sembrava essere proprio l’Arsenal l’antagonista principale del Chelsea capolista in Premier League. I Gunners erano la squadra con meno sconfitte in assoluto in campionato (appena una, nella prima giornata contro il Liverpool) e avevano raccolto 14 risultati utili consecutivi. Finché non è arrivata la partita in trasferta contro l’Everton, che in Premier League non vinceva dal 30 ottobre contro il West Ham, unico successo dei Toffees nelle ultime dieci giornate.

La partita si era messa subito nel migliore dei modi per l’Arsenal, in vantaggio al 20′ con una punizione di Alexis Sánchez. Per il cileno è l’undicesima marcatura in campionato, dietro solo a Diego Costa (12 gol) nella classifica capocannonieri della Premier League.

 

L’Everton ha però pareggiato in chiusura di primo tempo con un colpo di testa di Coleman: evidente l’errato posizionamento dei centrali Gabriel e Koscielny, che lasciano totalmente libero di colpire il giocatore dell’Everton.

 

Nel secondo tempo l’Arsenal ha avuto subito una ghiottissima chance per Özil per tornare in vantaggio, ma il tedesco ha calciato alto da posizione favorevole. In una ripresa di sostanziale equilibrio, alla fine l’ha spuntata l’Everton, segnando il gol del 2-1 a cinque minuti dalla fine con Ashley Williams, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Eppure, proprio nell’ultima azione del match (con l’Everton rimasto in dieci per l’espulsione di Jagielka), l’Arsenal ha avuto un’occasione enorme per pareggiare. Quanto succede, con due salvataggi disperati in rapida successione, ha quasi dell’incredibile (o è perfettamente da Arsenal, se preferite).

 

L’Arsenal ha così fallito l’aggancio in vetta al Chelsea, almeno per una notte: oggi i Blues giocano contro il Sunderland ultimo in classifica e, vincendo la loro decima partita di fila, allungherebbero a +6 sulla squadra di Wenger.