Come sarà il nuovo stadio del Chelsea

Sarà progettato dallo studio d'architettura Herzog & de Meuron realizzato attraverso l'utilizzo di mattoni e acciaio.
di Redazione Undici 13 Gennaio 2017 alle 13:10

È stato appena approvato il piano di ristrutturazione di Stamford Bridge, l’impianto dovrebbe essere pronto non prima di qualche anno e costerà intorno 600 milioni di sterline. Il cambio di location porterà la capacità dell’impianto dagli attuali 42.000 posti ai 60 mila della nuova struttura. Il club ha appena ricevuto il permesso di pianificare i lavori per il nuovo impianto, approvato con voto unanime dai membri del consiglio dopo tre ore e mezza di meeting all’Hammersmith Town Hall. Dopo un’ulteriore fase di consultazione da parte del comitato di pianificazione e controllo sarà costruito nello stesso sito su cui sorge l’attuale Stamford Bridge. Il periodo di costruzione durerà circa tre stagioni, mentre la squadra attualmente allenata da Antonio Conte (il cui contratto scade nel 2019) potrebbe arrivare nel nuovo stadio, disegnato da Herzog e de Meuron a partire dalla stagione 2020-21.

La crescita del numero di spettatori permetterà al Chelsea di competere con i maggiori club inglesi ed europei, dato che Manchester United, Arsenal, Manchester City, West Ham, Sunderland, Liverpool — e presto il Tottenham — hanno stadi dalla portata superiore a quello dei blues. 60.000 posti sono stati individuati come un numero congruo per il futuro del club, che dal nuovo impianto dovrebbe avere ricavi maggiori rispetto agli attuali, avendo anche individuato nuovi big spender tra i futuri tifosi pronti per la nuova casa dei blues. Sono infatti previsti anche hotel, ristoranti, appartamenti e un centro benessere in loco.

Chelsea-Stadium_Herzog-and-de-Meuron_dezeen_936_2
La proposta dello studio Svizzero, già autore di lavori impressionanti come la nuova arena di Bordeaux e il tripudio di pilastri metallici del Bird’s Nest di Pechino, prevede un’impostazione differente, antica per volontà: con strutture in mattoni inframezzate da eleganti ringhiere in ferro che fanno riferimento al logo del Chelsea. I pilastri stessi fondono materiali tradizionali con una moderna struttura razionale. Ogni pilastro varia le proporzioni in accordo con il perimetro su cui sorge. Ne risulta una serie di costole ondulate, una struttura monumentale che evoca la ruvidità delle case circostanti, costruite spesso un secolo prima, ma restituisce l’idea di uno Stadio che seppur appena costruito sia stato lì da sempre e faccia perfettamente parte del contesto urbano.

Tra le influenze del nuovo progetto pare ci sia stata anche l’abbazia di Westminster. Resta da individuare la soluzione temporanea in cui il club disputerà le gare casalinghe durante la costruzione del nuovo stadio, il sostituto di quello Stamford Bridge, costruito nel 1876  dall’architetto scozzese Archibald Leitch, club d’atletica prima di diventare la casa del Chelsea nel 1905.

 

 

>

Leggi anche

Calcio
Dopo la cessione di Mastantuono al Real Madrid, il River Plate ha modificato completamente il sistema delle clausole rescissorie
Il club argentino si è reso conto che i budget per il calciomercato si sono alzati, così ha deciso di modificare i contratti dei suoi giocatori. E di portare le clausole fino a 100 milioni di euro.
di Redazione Undici
Calcio
In MLS ci sono 20 squadre che hanno un monte ingaggi inferiore allo stipendio di Leo Messi
Il fuoriclasse argentino guadagna praticamente il doppio rispetto a Son Heung-min, il secondo giocatore più pagato della lega.
di Redazione Undici
Calcio
La rabbia di Vinícius Júnior viene da lontano
L'esplosione nel Clásico è l'apice emotivo di un periodo difficile, per il brasiliano. Sia lui che il Real Madrid, infatti, non sono riusciti a mantenere tutte le promesse che si erano fatti.
di Simone Mannarino
Calcio
Il Valencia sta vivendo una’altra stagione da incubo, l’ennesima
Terzultimo posto in classifica e contestazione a tappeto dei tifosi, a pochi mesi dal miracolo di Cobrerán. E all'orizzonte c'è la trasferta al Santiago Bernabéu.
di Redazione Undici