La prima esperienza europea di Jorge Sampaoli non è cominciata nel migliore dei modi – per via delle sconfitte in Supercoppa europea e spagnola – ma, a un inizio in chiaroscuro, è seguito un graduale crescendo, con il Siviglia che, dopo metà stagione, ha messo in mostra un ottimo calcio, pienamente in linea con l’idea offensiva e di talento ordita dal tecnico argentino. La positiva piega della stagione degli andalusi è evidenziata anche dalla qualificazione agli ottavi di Champions League e dal secondo posto in campionato, dietro solo il Real Madrid. È logico che la filosofia di gioco di cui Sampaoli è latore, nonché l’impatto discreto che sta avendo sul calcio europeo, attiri estimatori un po’ ovunque, tanto da far sorgere interrogativi: e se Sampaoli allenasse altrove, come schiererebbe le proprie squadre? È quanto si è chiesto Squawka, che ha applicato il credo del tecnico del Siviglia a Inter, Barcellona e Chelsea.
Inter
Sampaoli è un ferreo sostenitore della linea difensiva a tre: con lui la retroguardia dell’Inter, più che altri reparti, subirebbe la trasformazione più netta. Accanto agli intoccabili Miranda e Murillo, Sampaoli molto probabilmente si affiderebbe a Gary Medel, che già ha avuto da giocatore quando allenava la Nazionale cilena, esperienza felice perché culminata con la vittoria della Copa América nel 2015. Medel negli ultimi tempi interisti ha dimostrato di saper rendere bene da difensore, e in una retroguardia a tre avrebbe le spalle certamente più coperte grazie alle caratteristiche di marcatori corpo a corpo di Miranda e Murillo. Ansaldi farebbe l’esterno di sinistra a tutta fascia, mentre João Mário lo farebbe sul versante opposto, magari con licenza di accentrarsi. Banega giocherebbe leggermente dietro, in coppia con Gagliardini, alle spalle dell’intoccabile tridente offensivo.
Barcellona
Il Barcellona scenderebbe in campo con la stessa disposizione dell’Inter, e anche qui, in quanto a tridente, Sampaoli non si sognerebbe certo di inventarsi particolari rivoluzioni. Il rischio maggiore riguarderebbe la difesa a tre, dove Umtiti, Piqué e Mascherano probabilmente non si troverebbero perfettamente a loro agio. Così come Iniesta, forse, troverebbe qualche difficoltà perché gravato da qualche compito in più di copertura. Delle tre squadre in esame, il Barcellona sarebbe quello più refrattario all’impostazione Sampaoli.
Chelsea
La squadra che più potrebbe esaltare le qualità di Jorge Sampaoli sarebbe il Chelsea. Anche qui la difesa a tre sarebbe confermata, e per i Blues di quest’anno non sarebbe certo una novità. È dal centrocampo in su che il Chelsea cambierebbe faccia: non più 3-4-3, ma il 3-3-1-3 dove tra le linee si muoverebbe Fàbregas. Il concetto è chiaro: più qualità e più talento, rispetto a Conte che si affida sì alle intuizioni dei singoli, ma in un contesto più solido e di corsa (nella formazione di Sampaoli non troverebbero più spazio due tasselli importanti come Matic e Moses). Sarebbe una formazione molto sbilanciata: avrebbe successo in Premier League?