Nella sfida di sabato sul campo del Southampton, Welbeck è risultato il migliore in campo dei suoi realizzando le prime due reti e fornendo a Walcott l’assist per la prima delle sue tre marcature. L’Arsenal ha battuto a domicilio i Saints per 5 a 0, qualificandosi al turno successivo di Fa Cup, mentre Welbeck ha collezionato uno score totale di 9,6 con una precisione nei passaggi dell’83%, trovando anche il modo di esultare alla Salt Bae.Proprio le corse alle spalle dei difensori di Welbeck e Walcott hanno costretto i giocatori del Southampton a giocare molto bassi, permettendo a Lucas Perez, Jeff Reine-Adelaide e Alex Oxlade-Chamberlain di trovare i due compagni in maniera abbastanza agevole.
Giocando apparentemente sul lato sinistro dell’attacco dell’Arsenal, Welbeck è riuscito spesso ad accentrarsi e risultare così decisivo tagliando internamente. Il suo ritorno rappresenta una buona notizia per Wenger: nonostante l’ottimo stato di forma di Giroud, infatti, il tecnico francese apprezza particolarmente la mobilità dell’attaccante ex United, un elemento perfettamente associativo, che si coniuga bene con la nuova filosofia di gioco del tecnico francese, più diretta e rapida rispetto a qualche Arsenal fa.
Danny Welbeck è nato e cresciuto, anche calcisticamente, nel Manchester United. Di origine ghanese, l’attaccante dell’Arsenal e della Nazionale inglese è passato dai Red Devils all’Arsenal il 1º settembre 2014 per 20 milioni di euro. Proprio con il passaggio ai Gunners è cominciata la serie di infortuni che ne sta minando la carriera: al termine della stagione 2014/15 Welbeck è costretto ad operarsi al ginocchio destro per un intervento di pulizia; i tempi di recupero, inizialmente previsti entro sei mesi, si allungano di ulteriori quattro. Dopo essere tornato decisivo nella gara del 14 febbraio 2016, vinta per 2-1 contro il Leicester all’Emirates Stadium, dopo quasi un anno di inattività, si infortuna ancora. È l’8 maggio 2016 e sul campo del Manchester City l’Arsenal pareggia 2 a 2, il ginocchio infortunato è lo stesso di pochi mesi prima: un danno alla cartilagine che lo tiene fuori dai campi per 9 mesi. Ora Welbeck è tornato per restare.