L’Eibar è una sorpresa

La squadra di José Mendilibar sta disputando la miglior annata da quando è arrivato in Liga, tre stagioni fa.

L’Eibar è una società di calcio fondata nel 1940 in un piccolo paese di 27.000 abitanti nell’entroterra basco, un centro noto più per la produzione di armi (con i propri tesserati conosciuti come “armeros”) che per il calcio. A 46 km da Bilbao, a 54 da San Sebastian: solitamente si sceglie di tifare Athletic o Real Sociedad. Quest’anno il club della provincia di Guipúzcoa, nella comunità autonoma dei Paesi Baschi, sta viaggiando a una media mai vista nei due anni precedenti di Liga. In questo momento l’Eibar occupa la settima posizione in classifica, a quattro punti dal Villarreal e a pochi passi da una imprevedibile qualificazione europea.

Un documentario di Copa 90 sul fenomeno Eibar

I primi cinque giocatori della rosa per rendimento sono spagnoli: nel 4-2-3-1 messo in campo da José Luis Mendilibar, Iván Ramis rappresenta il perno di una difesa ermetica. Cresciuto calcisticamente nel Maiorca, il trentaduenne vanta un’esperienza in Premier League con il Wigan, club con cui ha conquistato una Fa Cup nella stagione 2012/13. Pedro León è invece l’uomo deputato alla creazione di giocate offensive: con 7 reti, 2 assist e 2,1 key passes a gara, l’ex Real Madrid è il giocatore deputato all’assistenza di Sergi Enrich. Leggermente offuscato dalla grande stagione 2015/16 di Borja Bastón, Enrich ha già eguagliato quest’anno il numero di reti realizzate nella scorsa stagione (9), contribuendo con 4 assist al sostegno ai compagni in fase offensiva.

Nella ottima serie di prestazioni del club basco, è la fase difensiva a fare la differenza. Arbilla e il francese Florian Lejeune (con il subentrante di qualità Antonio Luna) sono alcuni dei giocatori che maggiormente contribuiscono alla riuscita del piano difensivo di Mendilibar: nelle tre gare che hanno preceduto la sconfitta esterna contro il Siviglia di Sampaoli, l’Eibar aveva chiuso con 11 reti realizzate e una sola incassata, battendo il Valencia al Mestalla per 4 a 0. Il club basco punta forte sulla solidità difensiva, e l’aggressività, pur con una qualità nei passaggi riusciti ancora troppo bassa (solo il 71,8%) riesce a dominare grazie alla propria fisicità. Con 17,3 % dei duelli aerei vinti, l’Eibar è il quinto assoluto nella speciale classifica. Quello di Mendilibar è un calcio pragmatico e reattivo che quest’anno sta portando il club a una dimensione di classifica mai vissuta prima.

La vittoria contro il Granada per 4 a 0, una delle migliori prestazioni della stagione.

L’Eibar è uno dei casi più unici dell’attuale Liga spagnola: quest’estate ha speso per il mercato meno di 10 milioni, mentre il Barcellona, ad esempio, ne ha investiti più di 120. Al terzo campionato consecutivo in Liga, l’Eibar ha la 17esima rosa per valore assoluto, cifra inferiore solo a quella di due delle tre neopromosse (Osasuna e Leganés) e dello Sporting Gijón. In rosa ci sono solo cinque stranieri, e il calciatore più costoso acquistato nell’ultima sessione di mercato, l’attaccante Nano, è stato pagato 3,2 milioni.