Il senso di tifare il Monaco

Domani si gioca l’andata della semifinale di Champions League tra Monaco e Juventus. Il sito Kick, in collaborazione con Rabona magazine, ha prodotto un video di presentazione dei monegaschi, in cui mostra alcuni lati della squadra del Principato: protagonisti, atmosfera e tifoseria. Quest’ultimo punto viene analizzato anche da Radamel Falcao, che definisce “unica” la città per le sue caratteristiche: «Siamo consapevoli di aver a che fare con una città più piccola di altre, ma abbiamo dei tifosi che ci accompagnano in ogni gara. Quello che cerchiamo di fare è coinvolgerli tramite il nostro approccio in campo; c’è comunque una connessione molto forte tra noi e i nostri tifosi».

Nelle ultime due stagioni il club ha intrapreso una nuova strada per quel che riguarda gli investimenti e l’approccio alla costruzione della rosa: i 160 milioni investiti nell’estate del 2013, quella in cui sono arrivati Falcao, Moutinho e James Rodríguez, sono diventati 186 totali tra il 2014 e il 2016, con l’ingaggio dei vari Bernardo Silva, Fabinho, Jemerson, Mendy. Nello stesso periodo, il club di Rybolovlev ha incassato 271 milioni di euro in cessioni, esclusi bonus futuri. Anche per i tifosi è diventato «un piacere veder giocare una squadra con così tanti giovani talenti: Mbappé, Lemar, Mendy e Sidibe rappresentano non solo il futuro del club ma della Francia».

Ma il Monaco è anche storia, un club tifato molto anche fuori dalla Francia, da tifosi che arrivano da ogni parte d’Europa. Una squadra che «fa vivere il calcio come qualcosa di spettacolare: con molte azioni pericolose e tanti gol». Nonostante uno degli stadi più piccoli della Ligue 1 (18.523) però, il Monaco ha ancora qualche problema nel riempire tutti i posti a sedere. Una questione che non limita la passione dei propri supporter, che riescono a ricreare una grande atmosfera all’interno dell’impianto casalingo.