Andy Murray è un’icona femminista

Non è la prima volta che succede, ma anche ieri, poco dopo la sua eliminazione da Wimbledon a opera di Sam Querrey, Andy Murray ha ripreso un giornalista che, nel ricostruire aneddoti e record tennistici, aveva completamente ignorato la parte femminile dello sport. Sam Querrey è un tennista classe 1987 nato a San Francisco, California, numero 28 del ranking di categoria. È anche il primo tennista statunitense (uomo) ad arrivare in semifinale di Wimbledon dal 2009, quando proprio Murray perse contro Andy Roddick. Il giornalista ha utilizzato questa statistica per introdurre la domanda a Murray, omettendo però di specificare il genere di  Querrey.

Battuta per battuta, il dialogo è andato così:
«Andy, Sam is the first Us player to reach a major semifinal since 2009, how would you describe…»
«Male player»
«I beg your pardon?»
«Male player, right?»
«Yes, first male player, that’s for sure»

Come è facile intuire, negli ultimi anno molte tenniste (donne) statunitensi hanno raggiunto importanti finali e semifinali: su tutte Serena Williams, ora in pausa a causa della gravidanza, mentre l’edizione in corso del torneo vede la sorella Venus tra le migliori quattro tenniste.

Già in passato Murray aveva rimproverato la leggerezza di un giornalista sui temi di parità di genere: era successo nell’agosto del 2016, dopo la seconda medaglia d’oro alle Olimpiadi. In quella occasione, un giornalista di Bbc gli aveva domandato come ci si sentisse a essere la prima persona a ottenere due ori nel singolo dei Giochi olimpici. «Venus e Serena ne hanno vinti quattro a testa», fu la risposta di Murray.

La risposta di ieri di Andy Murray ha fatto felice anche Nicola Sturgeon, primo ministro scozzese, che ha twittato: