Tutti i numeri 12 di Buffon

Svincolato dopo due stagioni alla Roma (e precedentemente cinque all’Arsenal) Wojcieh Szczesny è diventato il nuovo secondo portiere della Juventus, scegliendo il numero 23. Per i bianconeri è una scelta intelligente, e non soltanto per il futuro: Szczesny è nel pieno della sua maturità – è nato nel 1990 – e può interpretare il ruolo di titolare da subito, nel caso Buffon non potesse essere disponibile per questioni mediche o di affaticamento.

Ma lo stesso discorso, apparentemente, si sarebbe potuto fare anche due stagioni fa per Norberto Neto, che ha invece giocato, in due anni, soltanto 22 partite in tutte le competizioni. Che fine hanno fatto, allora, tutti i “secondi” di Buffon nei suoi ormai 21 anni di carriera?

Il primo è stato Alessandro Nista, che non era, in origine, un “secondo”: quando Luca Bucci perse il posto, avrebbe dovuto essere lui il numero 12 del Parma. Dopo soltanto 2 partite in quattro stagioni di Serie A con il Parma, Nista si è trasferito al Torino un anno prima che Gigi accettasse l’offerta della Juventus nel 2001. Durante l’ultimo anno con i crociati, Buffon si trovò davanti a Matteo Guardalben, che l’anno successivo si trasferì a Piacenza per giocare da titolare.

La prima partita di Buffon al Parma, contro il Milan

Alla Juventus il primo “dodici” di Buffon fu Michelangelo Rampulla. Il portiere siciliano era alla Juventus dal 1992, e quella con Buffon fu anche la sua ultima stagione in bianconero. La concluse con la vittoria del quarto Scudetto della carriera, e si ritirò dal calcio. Certamente un ottimo uomo-spogliatoio per introdurre il nuovo arrivato nel club.

Nel 2002/03 arrivò a Torino Antonio Chimenti, reduce da tre stagioni da titolare al Lecce in Serie A. Chimenti rimase alla Juve quattro anni, fece una “pausa” di tre stagioni tra Cagliari e Udinese, e tornò a Torino per due ulteriori campionati. Il pugliese giocò poco in campionato – 13 partite in 6 stagioni – ma con una certa maggiore frequenza in Europa, dove scese in campo 6 volte.

Il 2005/06 Buffon giocò soltanto 18 partite, ma trovò una valida spalla in Christian Abbiati, precedentemente al Milan, che rimase tuttavia una sola stagione prima di passare al Torino. Dal Siena, nel 2006/07, arrivò un giovane Antonio Mirante: era la Juventus che disputava il campionato di Serie B, e il futuro titolare del Parma riuscì a difendere i pali dei bianconeri in 7 occasioni. Mirante andò appunto a Parma l’anno successivo, e venne promosso secondo Emanuele Belardi, ex Reggina, Napoli, precedentemente terzo portiere già alla Juventus. Giocò 5 partite in Serie A prima di passare all’Udinese.

L’addio ufficiale della Juventus a Marco Storari

Le quattro stagioni successive il 12 juventino fu uno dei portieri di riserva con più presenze: Alex Manninger, che giocò 42 partite tra Serie A, Coppa Italia, Champions ed Europa League. Arriviamo così a Marco Storari, compagno di Buffon per cinque stagioni – dal 2010 al 2015 – e vincitore di, tra le altre cose, quattro campionati di Serie A. Storari giocò molto alla sua prima stagione, poco fortunata però per la squadra: 23 presenze in A, ma solo il settimo posto finale. Dopo il trasferimento di Storari al Cagliari, arrivò Neto, oggi Neto è il nuovo numero 1 del Valencia.