La regola del fratello

Spesso il mercato segue regole tutte sue, non solo in termini finanziari ma anche di gestione delle vicende umane dei singoli calciatori. Questa estate è tornata di moda la singolare usanza dei rinnovi o acquisti di calciatori con clausole del tutto speciali, spesso nascoste, come l’acquisto dei fratelli meno famosi. È stato questo il caso dei rinnovi di Gigio Donnarumma con il Milan, che ha portato in rossonero anche il fratello Antonio, e quello di Eden Hazard che ha visto la firma con il Chelsea del fratello minore Kylian. Nel 2012 il Chelsea aveva già provato a scommettere su Thorgan, fratello di Eden e Kylian, che tuttavia non riuscì mai a debuttare con la maglia dei Blues. Storicamente ci sono i casi di Chedric Seedorf, fratello minore di Clarence, che lo ha seguito  all’Ajax, al Real Madrid e all’Inter e quello di Micha Djorkaeff (fratello minore di Youri, centrocampista), che dopo aver disputato alcune amichevoli nell’Inter (grazie al fratello), riuscì a trovare un ingaggio in Serie C1, al Fiorenzuola. Quando Youri passò al Kaiserslautern, Micha approdò nella squadra riserve del club tedesco. Sempre al Milan è arrivato Juan Alberto Mauri, fratello di José, con alle spalle una carriera tra Akragas e Paganese.

Un video di presentazione della abilità di Juan Alberto Mauri

Ma l’usanza di ingaggiare i fratelli meno famosi non è soltanto una questione italiana. Jonathan Benteke è il fratello minore di Christian; dopo che il più famoso dei due ha firmato per il Crystal Palace anche il giovane fratello si è trasferito dallo Zulte Waregem (Belgian Pro League) al Palace alla scadenza del contratto. Attaccante centrale non troppo prolifico, Jonathan ha passato un anno in Premier nella stagione 2016/17, giocando soli 6 minuti in sostituzione del fratello nella vittoria contro il Middlesbrough. Roque Santa Cruz è invece uno dei giocatori di culto degli anni Zero. Nel 2007 è arrivato al Blackburn dal Bayern Monaco e ha messo assieme la bellezza di 19 reti in Premier. Meno fortunato è stato il fratello minore Julio, che in tre anni in Inghilterra non ha mai debuttato con la prima squadra dei Rovers, dovendosi accontentare soltanto di qualche sporadica presenza con la squadra riserve.

Un video di Julio Santa Cruz caricato da un utente Youtube che dovrebbe essere suo padre

Ben saldo nella mente dei tifosi rossoneri è l’approdo al Milan di Digao. Dopo la firma di Kaká dal San Paolo nel 2003, l’anno successivo arrivò in rossonero anche il fratello minore. Cresciuto anche lui nel club brasiliano, arrivò alle giovanili del Milan in prestito dalla Sampdoria, club che lo aveva prelevato al posto dei rossoneri che avevano raggiunto il limite di extracomunitari tesserabili. Dopo una stagione in prestito in B, al Rimini, tornò al Milan per disputare un match di Coppa Italia contro il Catania (incerto su entrambi i gol dei siciliani) ed esordire in Serie A sostituendo Jankulovski in un Milan-Lazio terminato 1 a 1. Un altro caso di acquisto in coppia riguarda Jesus Navas. Arrivato al Manchester City nel 2013, il club di Manchester provò a facilitarne l’inserimento chiedendo al Bury in prestito il fratello maggiore Marco, con una carriera spesa in giro per le serie minori spagnole. Nonostante alcune presenze nella Liga2, Marco mise insieme soltanto due presenze con la maglia del Bury.