Una divertente discussione su come fermare Ronaldo

di Redazione Undici 29 Settembre 2017 alle 11:01

Cosa successe a Ronaldo, poche ore prima della finale dei Mondiali del 1998 contro la Francia, rimane quasi un mistero: il Fenomeno, nella sua camera d’albergo, ebbe un malore che mise a serio rischio la sua presenza allo Stade de France. «Ho temuto di morire», disse in seguito il brasiliano. «Per trenta secondi sono stato malissimo, ho avuto le convulsioni. La lingua si è rovesciata, è arrivata fino in gola, mi mancava il respiro, avevo la bava alla bocca: così mi hanno raccontato i compagni. Sudavo, non riuscivo a controllare i miei movimenti. L’attacco è durato trenta secondi, al massimo quaranta». Eppure, quella sera, l’allora attaccante dell’Inter si presentò regolarmente in campo, o meglio, una sua versione impalpabile: il Brasile andò a picco con lui e i francesi padroni di casa vinsero il primo titolo mondiale della loro storia, con la doppietta di Zidane e la rete di Petit a fissare il punteggio finale sul 3-0.

Prima di questa vicenda che agitò la vigilia dei brasiliani, Ronaldo era il giocatore più temuto dai francesi. Al Mondiale aveva segnato già quattro reti (una nei gironi contro il Marocco, una doppietta negli ottavi contro il Cile e un altro gol in semifinale contro l’Olanda), ed era appena reduce da una stagione all’Inter straordinaria: 25 gol in Serie A (secondo solo a Bierhoff), 6 in Coppa Uefa, che i nerazzurri vinsero battendo in finale la Lazio. Perciò, la preoccupazione maggiore per i difensori della Nazionale transalpina era come fermarlo: questo video è una preziosa testimonianza di come i giocatori francesi si preparavano ad affrontarlo, con Desailly, Thuram e Leboeuf che si istruiscono a vicenda sulle caratteristiche del Fenomeno. Il dribbling, soprattutto, come ricorda Desailly: «L’ha fatto contro di me al Milan. Non ho proprio visto il pallone: sia che vada a destra o a sinistra, non lo vedi. FU-FU-FU-FU-FU! Dov’è il pallone? È magia».

>

Leggi anche

Calcio
Uno dei candidati alla presidenza del Barcellona, Marc Ciria, ha detto che farà di tutto per far tornare Lionel Messi
Il ritorno della "Pulce" in Catalogna fino a poco tempo fa sembrava una suggestione, ma ora a Barcellona ci credono davvero.
di Redazione Undici
Calcio
Il calcio italiano continua a produrre difensori molto forti, e che ora in campo sanno fare qualsiasi cosa
Bastoni e Buongiorno, Calafiori e Scalvini, Udogie e Leoni: c'è una nuova generazione di centrali e terzini che non sono bravi solo a marcare, ma anche a impostare il gioco, a rifinire e a finalizzare la manovra offensiva.
di Francesco Gottardi
Calcio
All’Aston Villa, Emery ha fatto ciò che non gli era riuscito all’Arsenal: avere il pieno controllo su tutto ciò che riguarda il club
L'allenatore spagnolo controlla tutto, dalle stanze dei giocatori al menu dei pasti del centro sportivo.
di Redazione Undici
Calcio
Il Real Madrid continua a cedere giocatori mantenendo il controllo sul 50% del loro cartellino, e così sta guadagnando moltissimi soldi (sia reali che virtuali)
Da Nico Paz a Gila gli esempi sono molteplici: nessuno taglia mai il filo con la Casa Blanca.
di Redazione Undici