Per il ct della Scozia i suoi hanno un «problema genetico»

Alla Scozia serviva una vittoria contro la Slovenia per entrare matematicamente tra le otto migliori seconde e giocarsi l’accesso ai Mondiali tramite i playoff. Ma il 2-2 dello Stadion Stožice di Lubiana ha fatto scivolare gli uomini di Gordon Strachan al terzo posto solo per la differenza reti, alle spalle della Slovacchia. La partita nella capitale slovena si era messa bene per gli scozzesi, con il sinistro incrociato di Leigh Griffiths che ha portato in vantaggio i suoi poco dopo la mezz’ora. Deve essere cambiato qualcosa al rientro dopo l’intervallo, o semplicemente l’ingresso in campo di Roman Bezjak deve aver alterato gli equilibri tra le squadre, perché a 20 minuti dalla fine i padroni di casa erano in vantaggio: l’attaccante del Rjeka, entrato a inizio ripresa, ha segnato una doppietta tra il 52’ e il 72’, condannando di fatto la Scozia. A poco è servito il gol di Snodgrass a due minuti dal triplice fischio, perché il pari non aiutava nessuno.

Il tecnico scozzese, Strachan, ha cercato di spiegare le difficoltà dei suoi mettendo in primo piano la maggiore forza fisica degli avversari: «Siamo geneticamente dietro agli altri. Se tecnicamente non siamo inferiori agli altri, fisicamente abbiamo un problema». È vero, infatti, che la Scozia ha giocato la partita decisiva contro una Slovenia più alta e robusta: tre centimetri di altezza, in media, nel confronto dell’undici titolare. Tuttavia, lo stesso Strachan sembra tradirsi quando dice che la sua Nazionale «era la seconda più piccola nelle ultime qualificazioni. Dietro la Spagna», perché le Furie Rosse negli ultimi anni si sono qualificate ad ogni competizione senza troppe sofferenze, dimostrando che il fattore fisico da solo non può essere determinante se compensato con altre qualità. Il 2-2 in Slovenia è il sesto risultato utile consecutivo per la formazione allenata da Strachan – quattro vittorie e due pareggi –, ma non è sufficiente per accedere agli spareggi.

Il 2-2 fatale agli scozzesi

Con questa mancata qualificazione la Scozia segna un piccolo record negativo: non accede alle fasi finali dei Mondiali dal 1998. L’attuale rosa a disposizione di Strachan non sembra reggere il confronto con quelle che hanno segnato il momento migliore per la sua Nazionale. Tra il 1974 il 1990, la Scozia ha sempre superato lo scoglio delle qualificazioni ai Mondiali, in un periodo che abbraccia gli ultimi anni di Denis “The King” Law, miglior marcatore della storia della Nazionale Scozzese (30 gol), e il periodo d’oro di Kenny Dalglish, primatista di presenze con 102 partite giocate (ma anche capocannoniere al pari di Law).