Se ti vesti di blu vai più veloce?

di Redazione Undici
11 Dicembre 2017

Nel pattinaggio di velocità su ghiaccio gli atleti superano, abbondantemente, i cinquanta chilometri orari, talvolta anche di più. La ricerca tecnologica e scientifica per limitare la resistenza all’aria è costante, e verte su design e materiali di tute e pattini. Nei mesi che stanno precedendo le Olimpiadi invernali, però, sembra che molte Nazionali si stiano concentrando su un dettaglio non-del-tutto scientifico: il colore delle tute. Agli ultimi Mondiali di Heerenveen, in Olanda, c’erano ben tre squadre vestite interamente di blu: la Germania, la Norvegia e la Corea del Sud. La cosa curiosa è che soltanto gli asiatici sono, tradizionalmente, “blu”. Sembrerebbe che tedeschi e norvegesi si siano affidati al nuovo colore per “andare più veloci”.

La Norvegia, in particolare, è da sempre legata al rosso, e con uniformi rosse ha vinto ben 80 medaglie nella disciplina ai Giochi olimpici, un risultato che la pone al secondo posto di sempre, preceduta soltanto dai Paesi Bassi. Hege Bokko, una pattinatrice norvegese, ha detto a proposito: «Dicono che vada un po’ più forte del rosso». «È una teoria un po’ strana», ha dichiarato invece Hein Otterspeer, pattinatore olandese, «ma probabilmente l’hanno testato, e andava meglio del rosso».

Speed Skating - Winter Olympics Day 14
Le pattinatrici norvegesi – in rosso – a Sochi 2014 (Quinn Rooney/Getty Images)

Il New York Times ha chiesto spiegazioni a Renzo Shamey, professore di Color science and technology alla North Carolina State University, che ha risposto: «Non riesco a immaginare come tingere lo stesso tessuto con un colore anziché un altro, con le stesse proprietà, possa portare a diverse risposte aerodinamiche».

Stephen Westland, professiore di Color science alla University of Leeds, ha sottolineato come l’effetto placebo possa comunque avere risvolti concreti sulle prestazioni: «Alcuni atleti possono sentirsi più fiduciosi e forti, indossando determinati colori. E alcuni avversari potrebbero invece assegnare delle qualità ai loro concorrenti basate soltanto sui colori che indossano».

Havard Holmefjord Lorentzen, pattinatore norvegese, ha suggerito che la scelta del blu potrebbe avere a che fare – per quanto riguarda la Norvegia – con la sponsorizzazione di Leroy Seafood, una compagnia di pesca norvegese. Il cui colore è, appunto, blu.

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Ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal del 1976, dal 2005 è il massimo dirigente della Federazione Italiana Canoa Kayak ed è stato vicepresidente del Coni durante il primo mandato di Malagò.
di Redazione Undici