Nell’immaginario comune, se c’è un campionato in cui immaginarsi uno stadio pieno, caldo, colorato, quello è in Inghilterra. Infatti, anche quest’anno, la Premier League guida la classifica dei tornei più seguiti al mondo, ma è sorprendente che sul podio, dopo la Bundesliga tedesca, si piazzi la Championship, un campionato nominalmente “minore” ma che ha poco da invidiare alle maggiori leghe europee. Se la prima categoria del calcio inglese porta allo stadio circa 13 milioni di spettatori, e la Bundesliga, seconda, supera i 12 milioni, la Championship inglese si ferma a circa 11, davanti a Liga, Serie A, Ligue 1 ed Eredivisie. La media spettatori del torneo nella passata stagione, anche grazie alla presenza di squadre come Newcastle, Aston Villa, Fulham, Leeds e Wolverhampton tra le altre, si è assestata intorno alle 20.125 presenze di media. I dati sono stati raccolti nel Club Licensing Benchmarking Report, redatto annualmente dalla Uefa.
La sfida dello scorso campionato ad aver presentato il maggior numero di spettatori è stata quella tra il Newcastle poi campione e il Leeds, con oltre 52.000 fan seduti sugli spalti del St James’ Park. Anche la League One, terzo livello inglese, vanta numeri importanti: nono campionato globale per affluenza media (con oltre 31.000 persone a Bramall Lane per la gara tra lo Sheffield United e il Chesterfield). Lo studio ha rilevato anche che la Premier League è la lega dove in assoluto primeggiano i proprietari stranieri, che sono il 58% di quelli globali del torneo. In Inghilterra c’è anche il primato degli ingaggi: è qui infatti che la media di 153,9 mila euro mensili per calciatore ha doppiato la seconda realtà rappresentata dalla Bundesliga, ferma a quota 75,3 mila. Tra le prime 20 squadre per spesa in fatto di stipendi, ben 5 (Manchester United, Chelsea, Manchester City, Liverpool e Arsenal) appartengono alla sola Premier.