La partnership tra la Liga e la federazione calcistica saudita

Villarreal, Leganés e Levante sono stati i primi 3 club a ingaggiare calciatori provenienti dal campionato arabo, ma è parte di un progetto più ampio.

Poco prima che la domenica di Liga si accendesse con le vittorie larghissime di Real Madrid prima (7-1) e Barcellona poi (0-5), in un evento a Riyadh, Villarreal, Leganés e Levante hanno annunciato il prestito fino a giugno di tre giocatori provenienti dalla prima divisione dell’Arabia Saudita. Sono tre figure chiave nella Nazionale dei Figli del deserto. Il Submarino Amarillo, quinto in Liga, ha firmato Salem Al Dawsari, mediano classe ‘91 con 27 presenze in Nazionale; il Levante ha preso Fahad Al-Muwallad – esterno del 1994 convocato per la prima volta dall’Arabia Saudita nel 2012 – e il Leganés ha inserito in rosa l’attaccante Yahia Al-Shehri. I tre trasferimenti sono frutto della sinergia tra la lega iberica e il massimo campionato saudita: un accordo che ha portato un totale di nove giocatori della Saudi Arabian Profesional League in Spagna.

UAE's Al-Ain's midfielder Omar Abdulrahman (R) dribbles past Saudi's Al-Ittihad forward Fahad Al-Muwallad (L) during their AFC Champions League football match on August 19, 2014 at the Sheikh Hazza Bin Zayed Stadium in al-Ain. AFP PHOTO /KARIM SAHIB (Photo credit should read KARIM SAHIB/AFP/Getty Images)

Ai tre club di Liga, infatti, si sono affiancati anche Sporting Gijón, Numancia, Rayo Vallecano e Real Valladolid della Segunda División, firmando un giocatore a testa, sempre in prestito fino al termine della stagione. Inoltre, Villarreal e Leganés hanno aggiunto due giovani provenienti dalla SAPL alla seconda squadra. Un totale di nove prestiti, della durata di sei mesi, che serviranno ai giocatori per crescere e abituarsi a contesti più competitivi del campionato del loro Paese. Per la federazione saudita, che nel frattempo si impegna a pagare gli stipendi dei giocatori lasciando invariati i costi per le società spagnole, è un accordo importante: la Nazionale allenata da Juan Antonio Pizzi sarà protagonista nell’opening game dei Mondiali in Russia, un palcoscenico che non vedeva dalla qualificazione all’edizione del 2006. Sarà fondamentale presentarsi al calcio mondiale in buone condizioni.

La vittoria della Nazionale saudita contro il Giappone

Oltre ad avere un obiettivo a breve termine, quello di Russia 2018 appunto, la partnership avviata a ottobre tra General Sports Authority (GSA) dell’Arabia Saudita, Saudi Arabian Football Federation (SAFF) e federazione spagnola avrà uno sguardo sul lungo periodo. Ci sono già accordi per includere altri giocatori nelle produttive academy dei club spangoli, i cui osservatori impiegano tutto il tempo e le risorse di cui hanno bisogno per identificare i ragazzi più talentuosi. Per le società iberiche e la Liga i trasferimenti significano un guadagno importante in termini di visibilità in un Paese in cui il calcio è lo sport più seguito. Oltretutto, la SAFF è già al lavoro per creare nuove academy in Arabia sponsorizzate e supervisionate dalla Liga. Non è un caso che la General Sports Authority e la Federazione dell’Arabia Saudita si siano rivolte proprio alla Spagna per i loro investimenti. Perché la Liga è il campionato estero più seguito in Arabia Saudita, e probabilmente perché quello che più di tutti riesce a valorizzare i giovani, anche se poi significa venderli in giro per l’Europa. Il progetto messo in piedi dai vertici del calcio saudita può essere visto una piccola porzione del colossale disegno di rinnovamento che il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammad bin Salman ha in mente per il suo Paese.