Ederson può giocare a centrocampo

Ha detto di averlo già fatto al Benfica e di essere pronto a farlo anche a Manchester.
di Redazione Undici 08 Febbraio 2018 alle 11:33

La maniacalità con cui Guardiola sceglie gli interpreti delle proprie squadre è cosa nota. Da anni, per i migliori team del mondo, la ricerca di un portiere che sappia gestire la fase offensiva e il gioco con i piedi è diventata priorità. In questo senso la scelta di Bravo prima ed Ederson poi sono state propedeutiche allo sviluppo di un’identità di gioco che partisse dai primissimi momenti. L’arrivo del brasiliano, che per Guardiola è non solo una fonte di sicurezza in fatto di parate, ha mostrato ancora una volta come sia mutato lo spettro di competenze richieste oggi agli estremi difensori.

In questo senso, dopo il pareggio di 1-1 di domenica a Turf Moor contro il Burnley, Sean Dyche ha detto che giocare con Ederson tra i pali «è come avere Ronald Koeman in porta. Gli arriva il pallone e lo gira a un compagno, questo aggiunge una variabile importante al loro piano di gioco. È un’arma enorme nel tipo di gioco che praticano». Come scrivevamo in un pezzo su Undici: «Piedi e mani senza distinzione di ruolo. La prontezza di riflessi è simile a molti portieri di questi tempi, vere proprie molle tra i pali. Ma quello che stupisce è la dimestichezza con la lettura preventiva dell’azione e il tempismo perfetto nell’uscita sia bassa che alta».

Raccolta: Ederson con i piedi

In una recente intervista rilasciata in esclusiva a FourFourTwo, lo stesso Ederson ha dichiarato che ai tempi delle giovanili del Benfica veniva regolarmente chiamato per giocare a centrocampo:«Succedeva spesso che se mancava qualche compagno venivo schierato al centro. Non ho mai avuto paura. Se è necessario lo faccio senza problemi. Di certo non sarebbe facile, specialmente in Premier League, ma se dovesse esserci occasione accetterei la sfida senza problemi». Ederson ha spiegato anche che gli piacerebbe molto calciare le punizioni:«Sono sempre a mio agio quando ho il pallone tra i piedi durante i match. Credo sia un talento naturale. Anche quando giocavo nell’academy del San Paolo cercavo di farmi notare. Ho segnato un sacco di calci di punizione. Ho lavorato a lungo per migliorare le mie abilità».

Ederson e le punizioni, al Benfica
>

Leggi anche

Calcio
La Scozia che torna ai Mondiali è una squadra che guarda molto ai giocatori inglesi, e viceversa, ma solo ad alcune condizioni
E la prima delle condizioni, dice il ct, dev'essere la motivazione: la Scozia ora fa sul serio e non ha nessuna intenzione di essere una seconda scelta rispetto alla Nazionale rivale.
di Redazione Undici
Calcio
La maglia più venduta nel 2025 non è quella di Messi né quella di Ronaldo: è quella di Lamine Yamal
L'enfant prodige del Barça non avrà ancora vinto il Pallone d'Oro, ma in quanto a marketing è già davanti ai più grandi al mondo.
di Redazione Undici
Calcio
La nuova invenzione di Guardiola è Matheus Nunes, che prima faceva anche il trequartista e adesso fa il terzino destro
Un'idea nata dall'esigenza, ma che il portoghese ormai interpreta alla perfezione. Grazie alla lungimiranza del suo straordinario allenatore.
di Redazione Undici
Calcio
In Grecia ho aperto la mente, ma Milano sarà per sempre casa mia: intervista a Davide Calabria
L'ex capitano rossonero ci ha aperto le finestre sul suo ultimo anno: dall'addio al Milan alla parentesi con il Bologna, fino alla ripartenza con il Panathinaikos di Rafa Benítez.
di Jacopo Morelli