José Mourinho ha riciclato un suo discorso motivazionale

Nell'intervallo del derby di Manchester, ha detto ai suoi giocatori le stesse cose di Liverpool-Chelsea 0-2 del 2014.

Nell’ultima partita di Premier League, il Manchester United di José Mourinho ha impedito al City di Pep Guardiola di diventare campione d’Inghilterra con sei giornate d’anticipo vincendo 3-2 in rimonta il derby all’Etihad Stadium. Al 30′ del primo tempo la sfida sembrava chiusa grazie ai gol di Vincent Kompany e İlkay Gündoğan, ma nel secondo tempo i Red Devils hanno ribaltato il risultato con Paul Pogba, autore di una doppietta tra il 53′ e il 55′, e con la rete decisiva di Chris Smalling al minuto 69.

Proprio Smalling, a fine match, ha rivelato a Sky Sports il discorso motivazionale fatto da Mourinho all’intervallo, sul punteggio di 2-0 per il City: «Non ha dovuto dire troppo, perché dentro di noi sapevamo di aver giocato male. Ha sottolineato il fatto che non dovevamo diventare i clown della festa per il loro titolo. Siamo usciti dallo spogliatoio, abbiamo cambiato atteggiamento e abbiamo vinto la partita giocando il secondo tempo con orgoglio».

Quello del “non diventare i clown della festa degli altri” è un concetto caro a Mourinho, già usato in passato per caricare una sua squadra, il Chelsea, contro una formazione in corsa per la vittoria del campionato. Il 27 aprile 2014 ad Anfield Road si gioca Liverpool-Chelsea, partita che avrebbe potuto avvicinare i Reds al titolo inglese che manca dal 1990. In quel periodo i Blues erano impegnati nella semifinale di Champions League, poi persa, contro l’Atletico Madrid. Mourinho disse ai suoi: «Vogliono renderci i clown del circo per la festa del Liverpool campione».

Il portoghese schierò Tomáš Kalas al centro della difesa, ma vinse comunque 2-0 con i gol di Demba Ba e Willian nella sfida passata alla storia per la scivolata fatale di Steven Gerrard in occasione del vantaggio ospite. Con quel successo, il Chelsea impedì al Liverpool di vincere il campionato, conquistato poi dal Manchester City. Quest’anno l’impresa di Mourinho non dovrebbe cambiare però cambiare l’epilogo della stagione: a sei giornate dalla fine della Premier League, il City è primo con 84 punti, 13 in più dello United.