Cos’è successo tra il Liverpool e Zeljko Buvac

Il vice di Klopp ha lasciato i Reds per «motivi personali». Più che un tecnico in seconda, il "cervello" delle squadre dell'allenatore tedesco.

A inizio settimana, dopo lo 0-0 in Premier League contro lo Stoke City e alla vigilia del ritorno della semifinale di Champions League contro la Roma, l’allenatore del Liverpool Jürgen Klopp è rimasto senza il suo storico vice, il bosniaco Zeljko Buvac, con cui collabora dal 2001. I giocatori dei Reds sono stati informati della notizia domenica, ma questa è diventata di dominio pubblico lunedì, a due giorni dalla gara dell’Olimpico prevista per stasera. Il Liverpool ha spiegato che Buvac «passerà il tempo tra ora e fine stagione lontano dalla prima squadra per motivi personali» e ha sottolineato che il vice di Klopp rimane sotto contratto con la società del Merseyside.

Zeljko Buvac ha 56 anni e ha giocato da professionista dal 1985 al 1998. Al Mainz 05, tra il 1992 e il 1995, ha conosciuto Jürgen Klopp, e i due hanno iniziato a collaborare nel 2001. Buvac è stato il vice dell’allenatore tedesco per 17 anni, in tutte le esperienze di Klopp: Mainz 05 (2001-2008, con una storica promozione in Bundesliga nel 2003/04 e una qualificazione alla Coppa Uefa l’anno successivo), Borussia Dortmund (2008-2015, due campionati vinti di fila e una finale di Champions League persa contro il Bayern Monaco) e Liverpool (dal 2015). È soprannominato “the brain”, “il cervello”, ed è molto di più del “braccio destro” di Klopp. «Zeljko Buvac è praticamente il gemello di Klopp. Vedono il calcio esattamente allo stesso modo», ha detto una volta Nuri Sahin. Lo stesso Klopp, nell’agosto 2017, ha parlato dei suoi collaboratori (Buvac, Peter Krawietz e John Achterberg) ammettendo: «Non sarei nessuno senza di loro. Penso che una persona forte è veramente forte se si circonda di persone che, in alcuni casi, sono ancora più forti di lei. Gli insicuri non lo fanno. Quando ho iniziato [ad allenare] ero da solo, ma erano tanti anni fa e il mondo è cambiato. Avere queste qualità intorno è davvero importante».

Dietro alle innovazioni tattiche delle squadre di Klopp, insomma, c’è il silenzioso lavoro di Zeljko Buvac. Lo ha confermato nel dicembre 2016 anche Colin Bell, che ha conosciuto i due al Mainz 05: «È impensabile che facciano qualcosa senza l’uno con l’altro. Zeljko legge molto bene il gioco, ha grandi idee calcistiche ed è sempre alla ricerca di nuovi modi per giocare e allenarsi. Quando il Mainz ha iniziato a giocare con il 4-3-3 era un sistema diverso dal metodo olandese, in cui ci sono un attaccante centrale e due ali pure. Zeljko voleva che i giocatori continuassero a muoversi, scambiandosi le posizione e inserendosi negli spazi. Nel 2002/03 Andriy Voronin ha segnato 20 gol nel Mainz e correva per tutto il campo, lavorando duramente in tutte le zone d’attacco e rendendosi difficile da marcare. Ora vedo alcuni di questi aspetti nel gioco del Liverpool, soprattutto per la qualità dei giocatori. Pressare alto, circondare gli avversari, andare sempre a caccia della palla: tutto ciò è iniziato al Mainz. Era un’idea di Zeljko e ha proposto molti allenamenti specifici per raggiungerla».

Un giornalista bosniaco ha scritto su Twitter che il motivo della partenza di Buvac sarebbe la malattia del padre. Secondo il Guardian, “the brain” si è progressivamente allontanato dal Liverpool negli ultimi mesi e la sua assenza nella parte finale della stagione non sarebbe collegata a nessun litigio con Klopp. Ma, con una possibile Champions League in palio, i tifosi sono preoccupati soprattutto per la tempistica della decisione. E ieri il sito bosniaco Pravda Bl ha rivelato che Zeljko Buvac potrebbe sostituire Arsène Wenger all’Arsenal già dalla prossima stagione, voce che per ora è stata smentita.