L’esclusione di Rabiot dal Mondiale è diventata un affare di Stato

La scelta del centrocampista del Paris Saint-Germain è stata discussa anche al termine dell'ultimo Consiglio dei Ministri all'Eliseo.
di Redazione Undici 24 Maggio 2018 alle 10:50

Adrien Rabiot è stato ancora una volta uno dei protagonisti della stagione del Paris Saint-Germain che ha vinto il titolo di Francia per la quinta volta in sei anni. Le prestazioni del giovane centrocampista non sono però bastate per convincere Didier Deschamps a inserirlo nella lista dei convocati per il prossimo Mondiale, relegandolo semplicemente al ruolo di riserva. Il centrocampista ha fatto così sapere pubblicamente che non è sua intenzione mantenere la condizione atletica migliore come richiesto dal tecnico agli 11 giocatori di back up, in modo da trovarli pronti in caso di convocazione in extremis.

La questione è diventata un affare di stato. Anche il portavoce del Governo Benjamin Griveaux è intervenuto ieri al termine della conferenza stampa a margine del Consiglio dei Ministri: «Credo che quando si ha l’onore di vestire la maglia tricolore e difendere i colori del proprio Paese, si risponde presente, qualsiasi sia il posto che ci viene proposto». Rabiot ha giocato quest’anno 2366 minuti totali in campionato, una cifra che lo colloca al quarto posto tra i più presenti della stagione del Paris Saint-Germain, non si può quindi parlare di una scelta dovuta allo scarso impiego del ragazzo.

Il calciatore ha inviato prima una lettera alla Federazione francese dicendo di rifiutarsi di essere uno dei sostituti della Nazionale che andrà in Russia, poi ha scritto direttamente al tecnico confermando la decisione. La scelta del ragazzo non è piaciuta al Ct che ha dichiarato: «Ha commesso un grosso errore. Si è escluso da solo. Spero che decisioni come questa gli permettano di maturare. Nel calcio di oggi non c’è spazio per i sentimenti, devi essere professionale in qualunque occasione». Noël Le Graët, presidente della Federazione ha aggiunto: «Rabiot ha preso una decisione sbagliata che penalizza prima di tutto se stesso. Posso capire l’immensa delusione, ma da lì a prendere una posizione del genere …».

>

Leggi anche

Calcio
Ci sono delle app che permettono di giocare a calcio anche senza essere tesserati per i club, e stanno diventando sempre più popolari
Nate dopo il Covid per la voglia delle persone di tornare a giocare, sono diventate un punto di riferimento soprattutto nelle grandi città francesi
di Redazione Undici
Calcio
Semih Kilicsoy è una grande sorpresa, ma non è esattamente sbucato fuori dal nulla
L'attaccante del Cagliari, grande rivelazione degli ultimi turni di campionato del 2025, è uno dei talenti più interessanti prodotti dal calcio turco.
di Redazione Undici
Calcio
La Coppa d’Africa ha un grande problema: gli stadi sono mezzi vuoti nonostante i biglietti risultino sold out
Si sono quindi creati dei casi paradossali, come nell'esordio dell'Algeria dove c'erano quasi diecimila persone in meno rispetto a quelle previste
di Redazione Undici
Calcio
Il progetto Insuperabili e il grande potere del calcio come inclusione
Intervista a Davide Leonardi, che dal 2012 è un punto di riferimento per gli atleti diversamente abili: così, insieme a BMW, lo sport diventa un mezzo di integrazione.
di Redazione Undici