A che punto è il “caso Erdogan” nella Nazionale tedesca

Ora è intervenuta anche la cancelliera Angela Merkel.
di Redazione Undici 11 Giugno 2018 alle 11:46

Ilkay Gündogan e Mesut Özil sono tra le colonne portanti della Germania che in Russia cercherà di difendere il titolo mondiale vinto quattro anni fa in Brasile. Il primo, centrocampista del Manchester City, in questa stagione ha giocato 48 partite segnando sei gol, mentre il secondo, trequartista dell’Arsenal, ha collezionato cinque reti e 14 assist in 35 presenze stagionali.

Nelle ultime amichevoli prima dell’inizio del torneo, però, i due giocatori sono stati fischiati dai tifosi tedeschi. Il motivo è una foto, scattata a maggio a Londra, che ritrae Gündogan e Özil sorridenti insieme al presidente turco Recep Erdogan. Il presidente della Federcalcio tedesca e l’opinione pubblica hanno accusato i calciatori, entrambi nati a Gelsenkirchen ma di origine turca, di essere stati “sfruttati” dal leader del Paese per la sua propaganda e la sua campagna elettorale.

«Nelle ultime due settimane ci sono piovute addosso molte critiche, la situazione per noi rimane difficile, è ancora nelle nostre teste, nella mia testa», ha detto nei giorni scorsi Gündogan alle televisioni tedesche. «Fa male essere accusati di non essere integrati nella società tedesca o di non seguire i valori della Germania. Credo che entrambi lo abbiamo fatto e lo facciamo, cerchiamo di essere degli esempi, di essere rispettosi e tolleranti. Ma queste due settimane sono state veramente difficili. Avete sentito tutti i fischi dell’ultima partita. Non fa piacere, né a me né ai nostri compagni di squadra. Non è una situazione facile da gestire», ha aggiunto. Poi l’ex Wolfsburg ha concluso: «Non mi aspetto che le persone in Russia mi capiscano. Sono preparato a tutto, possono fare quello che vogliono, mi possono fischiare e insultare. Sono certo, però, che così non è facile concentrarsi al 100% sul calcio».

Per questo motivo, oltre al team manager della Germania Oliver Bierhoff («Cercate di non farci caso»), è intervenuta anche la cancelliera Angela Merkel, che ha dichiarato alla tv pubblica: «Penso che i due giocatori non hanno considerato i possibili effetti della loro foto con Erdogan, ma penso anche che tutti noi abbiamo bisogno di loro per fare bene al Mondiale, quindi sarei felice se i tifosi li applaudissero».

>

Leggi anche

Calcio
La Superlega è tornata con un nuovo progetto, la Unity League, che però è molto simile all’attuale Champions League
Ci sono solo alcune piccole ma significative differenze: la formula sarebbe (ancora più) sbilanciata in favore dei top club e lo streaming delle partite sarebbe gratuito.
di Redazione Undici
Calcio
Il Real Madrid ha avviato il processo per fare entrare i primi investitori esterni della sua storia
Il sistema dei soci interni, in vigore sin dal 1902, potrebbe essere rivisto in un'assemblea straordinaria (ma sempre con contorni molto prudenti).
di Redazione Undici
Calcio
Da quando è diventato presidente dell’Andorra, l’hobby preferito di Gerard Piqué è esonerare gli allenatori
Il successore di Ibai Gómez sarà il settimo nelle ultime sette stagioni. E più di una squadra che lotta per non retrocedere dalla Segunda División, dovrà fare i conti con un ambiente decisamente nervoso.
di Redazione Undici
Calcio
I tre migliori modelli d’ispirazione per i giovani polacchi sono mamma, papà e Robert Lewandowski
Avete presente Maradona per gli argentini? Con le dovute proporzioni e differenze nazionali, nella Polonia di oggi sta succedendo più o meno la stessa cosa col capitano del Barça.
di Redazione Undici